
Il Napoli in attesa di garanzie
Ancora tiene banco il caso Victor Osimhen che dopo un anno di prestito in Turchia, vorrebbe tornare a Istanbul a titolo definitivo. Il Galatasaray da oltre un mese avrebbe garantito un ingaggio di 16 milioni più bonus rassicurando la società calcio Napoli dopo tre offerte al ribasso, che avrebbe pagato la clausola suddivisa in una prima rata da 40 milioni e altre due per 35 milioni. Promessa fatta, fideiussioni da ottenere. Tutti concordano che la trattativa si concluderà lunedì, ma intanto la diffidenza sulle ‘cose turche’ cercano spiegazioni.
Fabrizio Vettosi, analista finanziario, attraverso le frequenze di ‘Radio Napoli Centrale’ ha così spiegato: “Il Napoli non si fida del Galatasaray”. All’estero non c’è nessun intermediario che garantisca una fideiussione, c’è un rapporto commerciale diretto. Insomma, ha il rischio della controparte. Il Napoli ha il timore proprio di andare in sede civile con il Galatasaray.”
In poche parole, con il Galatasaray si corrono dei rischi da valutare e sul sito Napolinetwork.com in un articolo a firma di Guido Olivares, si legge: “ il Galatasaray non ha mai superato i 20 milioni di euro per un cartellino di un calciatore. Nel caso di specie dovrebbe spenderne 75. Le preoccupazioni del Napoli sulla bontà del pagamento promesso dal club turco sono quindi legittime.
E lo testimonia anche un giornalista anatolico, Kaan Bayazit, che si è espresso così su X: “Il Napoli vuole una garanzia bancaria, e date le circostanze, ha assolutamente il diritto di insistere. Si può anche dire che sia deliberatamente frustrante, ma è solo buon senso che vogliano delle garanzie”.
I recenti problemi con i pagamenti per il trasferimento del Galatasaray sono un esempio del motivo per cui il Napoli ha il diritto assoluto di richiedere una garanzia bancaria per il compenso di 75 milioni di euro di Osimhen.
Il precedente del Galatasaray con l’Hannover
Ad esempio, il Galatasaray ha ingaggiato Derrick Köhn dall’Hannover 96 per una cifra base di 3,35 milioni di euro più 300.000 euro di bonus. Tuttavia, nonostante la modesta entità del trasferimento rispetto a quello di Osimhen, il Galatasaray non ha pagato anticipatamente l’intero importo concordato:
inizialmente, hanno pagato solo circa € 1,5 milioni, lasciando circa € 2,5 milioni in sospeso.
Dopo ripetuti ritardi, l’Hannover 96 ha dovuto segnalare la questione alla FIFA, arrivando persino a minacciare di impedire al Galatasaray di registrare nuovi trasferimenti se il debito non fosse stato saldato.
Sotto pressione legale e reputazionale, il Galatasaray alla fine pagò la quota rimanente con gli interessi per risolvere la controversia.
Se un club del calibro del Galatasaray fatica a saldare rapidamente una quota di trasferimento di 3-4 milioni di euro , è del tutto ragionevole per il Napoli tutelarsi quando si tratta di una transazione da 75 milioni di euro , venti volte più grande.
▶ Una garanzia bancaria è una misura standard di mitigazione del rischio. Garantisce che il Napoli riceva l’intero importo nei tempi previsti, evita lunghe azioni legali e tutela la pianificazione finanziaria per la ricostruzione della squadra e il rispetto delle rigide normative sulla liquidità della Serie A.
▶ La situazione di Köhn evidenzia una realtà di mercato più ampia: anche club noti possono ritardare o non rispettare i pagamenti, mettendo a repentaglio le finanze del club cessionario. Nel caso di Osimhen, il cui compenso è dirompente per la strategia del Napoli, richiedere una fideiussione bancaria non è solo prudente, ma probabilmente necessario”.
Come ben evidenziato dal collega turco, il Galatasaray non è un club estremamente affidabile sotto questo punto di vista e il Napoli legittimamente chiede garanzie su quest’aspetto. Se non lo facesse rischierebbe infatti di essere raggirato, oltre al fatto che poi nascerebbero costose vertenze legali davanti al TAS di Losanna. La situazione Osimhen è tutta da scrivere, vedremo che capitolo sarà scritto nelle prossime ore. Ma il Napoli sulle garanzie bancarie sarà fermo sulle sue posizioni. Anche giustamente
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