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Gattuso accusa se stesso per accusare la squadra: è senza veleno

Napoli – Milan 1 – 3 

“Stecchiamo sempre di fronte alla partita importante”: una sintesi perfetta e amara quella di Rino Gattuso che ancora una volta ha visto una squadra che ha giocato senza il coltello tra i denti. “ Mi assumo ogni responsabilità di non riuscire a trasmettere il furore necessario per superare momenti di difficoltà: abbiamo giocato di qualità, ma non basta”.

La soggettiva analisi di Gattuso deve mirare a costruire una squadra meno altalenante nelle prestazioni e deve individuare atteggiamenti che “non gli piacciono” perchè tutti si mettano a disposizione di tutti, senza fare i professori. Gattuso è arrabbiato perché sa che senza l’ardore che chiede, vengono fuori le magagne.

E la sconfitta del Napoli contro il Milan decreta ufficialmente il pretendente più accreditato per lo scudetto di quest’anno. Attorno ad Ibra è cresciuta la squadra che riesce a reagire nei momenti difficili e a proporsi sempre in modo pericoloso. Il Napoli, viceversa, alterna anche nella stessa partita giocate di fino che possono essere finalizzate o meno, ad altre leziose che finiscono per essere letali come il perdere palla a centrocampo.

La sconfitta fa male ancor più perché i gioielli che hanno brillato in nazionale, contro il Milan, erano rimasti in cassaforte, né Gattuso ha cercato di porre rimedio neanche dopo i primi 20 minuti in cui il Napoli subiva senza proporre. L’arbitro poi ha contribuito, se non condizionato la partita con quell’incomprensibile  giallo a Bakayoko  che al 65° è stato buttato fuori dopo due minuti dalla rete di Mertens. Così pure la gomitata – definita da Gattuso colpo alla Tyson – sulla tempia di Koulibaly avrebbe dovuto avere una sanzione. Ma tant’è: il Napoli contro il Milan avrebbe potuto anche pareggiare, ma in tal modo si sarebbe messa la polvere sotto al tappeto.

Gattuso continua a parlare di “coltello tra i denti” come arma indispensabile per vincere, tuttavia una grande squadra impegnata su tre fronti, non può giocare sempre con lo stesso furore, perché deve poter contare sulla gestione e sulla qualità.

Tre giorni appena per preparare una partita tanto delicata e per certi versi anche decisiva per capire gli obiettivi: Gattuso ha per caso qualche rimpianto di non essere stato più prudente? In un momento ancor più delicato, quest’estate dopo il lockdown , ha affrontato la strada per la vittoria in Coppa Italia con l’umiltà vincente.   La strada dei se è pericolosa, ma talvolta fermarsi in tempo per non fare il passo troppo lungo sarebbe produttivo.

 

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