Contropiede Azzurro

Gattuso: “Gli stipendi non devono essere un alibi. Voglio di più dal mio Napoli”

NAPLES, ITALY - OCTOBER 21: Gennaro Gattuso of Napoli speaks at a press conference ahead of the UEFA Europa League Group F stage match between SSC Napoli and AZ Alkmaar at Stadio San Paolo on October 21, 2020 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Sfida di Europa League per il Napoli di Gattuso dopo il tonfo casalingo col Milan. Il tecnico calabrese vuole battere il Rijeka e scacciare via tutti gli alibi che sono circolati nelle ultime ore:

“Siamo tutelati a livello economico, privilegiati . Siamo privilegiati. Io faccio questo lavoro con passione e questo pretendo dai miei giocatori. Se parliamo di stipendi o altro cerchiamo alibi e io non voglio assolutamente se ne cerchino. Ma io vedo una squadra che mi segue, che sta giocando un buon calcio. Possiamo fare sicuramente meglio. Ma la strada che abbiamo fatto mi piace. Se poi qualcuno pensava al Napoli di vincerle tutte e fare 130 punti questo non mi riguarda”.

Gattuso chiede di più ai suoi, e dopo il coltello tra i denti chiede anche l’elmetto:

“Ho parlato solo io alla squadra. Non c’è stato alcun litigio. Vedo un grande senso di appartenenza. Ma voglio vedere qualcosa in più. Noi non possiamo solo giocare di fioretto. Dobbiamo migliorare nella lettura delle partite. Non si può sempre essere belli, in certi momenti serve mettere l’elmetto. A volte si può giocare anche male ma essere concreti in campo. Questo chiedo ma la responsabilità resta sempre tutta mia. Come ho sempre detto”.

E ancora Gattuso aggiunge:

“Forse c’è un problema di approccio alle partite. Anche domenica prestazione buona ma primi quindici male. Perché poi magari con Benevento o Rijeka ci riesci a rimontare e con squadre più forti diventa più complicato”. Il tecnico entra nello specifico. “Perché a volte si pensa solo al tiro ma è importante come ci arrivi. Oggi abbiamo visto con la squadra sette clip in cui eravamo in superiorità numerica ma abbiamo sbagliato rifinitura, ultimo passaggio. Uno come Mertens che è un cecchino sta sbagliando da posizioni da cui prima segnava. Possono capitare momenti così, ma dobbiamo lavorare per migliorarci e mettere sempre qualcosa in più”.

Gattuso poi rivendica le proprie scelte di formazione fatte col Milan e si sofferma anche sulle motivazioni del proprio gruppo:

“Metterei tutta la vita Politano in quella posizione, di sottopunta. Non è un ruolo che ho inventato io, a Sassuolo lo ha fatto più volte. E domenica secondo me è stato tra i migliori in campo. Mentalità forse è troppo ampio come termine: questa squadra deve alzare sempre l’asticella. I miei giocatori sanno cosa c’è da aggiustare nel modo di stare in campo di aiutarsi coi compagni nelle difficoltà. Perché io, sia chiaro, sono orgoglioso di allenare questo gruppo”.

Infine, spazio alle parole di Koulibaly, accusato di qualche errore di troppo da stampa e tifosi:

“Sappiamo che era una partita importante. Siamo consapevoli che abbiamo sbagliato la partita a livello mentale. In certi episodi forse siamo stati troppo bravi (il riferimento è alla gomitata subita da Ibrahimovic)… ma non vogliamo fare polemiche. Facciamo autocritica e ripartiamo. Tante critiche ma vogliamo dimostrare che non ci sono problemi in questo gruppo. Abbiamo sbagliato nell’occasione dei gol ma non abbiamo concesso molto al Milan e sappiamo di poter far meglio. Siamo tranquilli di poterci riprendere in fretta. Schierarmi con Gattuso? Su questo non c’è dubbio. Noi siamo sempre con lui e lo seguiamo, noi dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e ripartire a dimostrarlo subito sul campo”.