I mesi trascorsi nel segno del dramma coronavirus– oltre ad aver messo in secondo piano qualsiasi aspetto calcistico- sono stati mesi difficili per tutti. Per Rino Gattuso la malattia e la morte- avvenuta il 2 Giugno- della sorella Francesca sono un dolore incancellabile; la squadra- a pochi giorni della sfida al San Paolo contro l’Inter- si stringe intorno al suo allenatore, e in campo si proverà a vincere anche per lui.
Napoli-Inter, 13 giugno 2020, ritorno della semifinali di Coppa Italia: dopo settimane di tira e molla per stabilire i protocolli della ripresa torna a parlare finalmente il campo. Micidiale è l’inizio degli azzurri che vanno subito in svantaggio a causa della papera di Ospina– reo di essersi fatto passare sotto le gambe la palla di Eriksen calciata direttamente da corner. E’ proprio il portiere colombiano a riscattarsi subito e a dimostrare l’importanza nel gioco di Gattuso di un portiere capace di far ripartire l’azione dal basso; la palla viene rilanciata precisamente verso Insigne, bravo a superare Skriniar e a servire in area Dries Mertens– fresco di rinnovo contrattuale– al quale basta poco per riportare il Napoli sull’1-1. Nel secondo tempo la squadra tiene fermo il risultato con organizzazione e sofferenza, e grazie al risultato dell’andata (0-1)raggiunge la finale del 17 giugno, giorno in cui all’Olimpico di Roma sfiderà la Juventus di Maurizio Sarri; il resto è storia. Gli azzurri vincono ai rigori (4-2 ndr) nonostante una partita perfetta, in cui creano di più senza lasciare ai bianconeri spazio per alcuna giocata. In città scoppia il tripudio; De Laurentiis promette di pagare gli stipendi di marzo, Gattuso ha riunito il gruppo e anche Hirving Lozano– cacciato dall’allenamento qualche giorno prima dal tecnico calabrese- esulta e fa festa con i suoi compagni per la vittoria del primo trofeo dopo 6 anni.
Con la vittoria della Coppa Italia il Napoli si assicura la qualificazione alla prossima Europa League; il campionato riparte con impegni durissimi ogni 3 giorni, ma nelle prime due partite gli azzurri giocano con la testa sgombra, provando a inseguire l’obiettivo quarto posto, occupato saldamente dall’Atalanta. Decisamente convincente è la vittoria raggiunta in casa dell’Hellas Verona di Juric (0-2), partita nella quale si rivedono Ghoulam e Lozano in campo; è proprio il messicano all’ultimo minuto a trovare il suo terzo gol in Serie A. Al San Paolo qualche giorno dopo arriva la SPAL di Di Biagio, e il Napoli vince agevolmente per 3-1, concedendo però qualche occasione di troppo agli estensi- tra queste l’azione che porta al gol Petagna.
2 luglio 2020, Atalanta-Napoli: nonostante l’ottimo cammino del Napoli da quando c’è Gattuso in panchina i bergamaschi di Gasperini non hanno perso un colpo, e alla vigilia della partita si trovano a +12 punti sui partenopei. Nei primi 30 minuti gli uomini di Gattuso dimostrano di essere superiori ai padroni di casa, rischiando anche di andare in vantaggio; nel secondo tempo Gattuso tuttavia non sfrutta la sua dote migliore- saper adattare il gioco della propria squadra a quello degli avversari- e gli azzurri non riescono a contenere la furia dell’Atalanta che in dieci minuti chiude la partita portandosi sul definitivo 2-0.
Alla fine della stagione mancano 9 partite di campionato più la Champions League, col pensiero adesso che va alla partita contro il Barcellona; come sarà il Napoli di Gattuso è da scoprire.
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