Gattuso riprenditi presto: Insigne non può far tutto da solo
Non siamo tutti uguali e alla lunga le assenze pesano. Come pesano questi 12 giorni di Gattuso ko per un persistente fastidio all’occhio che ne ha limitato la sua forza al gruppo. “Siamo arrivati stanchi, scarichi fisicamente – dichiara Gattuso ai microfoni Sky -; una sentenza favorevole non può dare energia quando gambe e testa non sono pronte”. E per la prima volta parla del suo problema vecchio di 10 anni che stavolta lo ha bloccato: “ Anche io da 10-12 giorni non sono me stesso. Voglio fare un appello a tutti i ragazzini che hanno paura: la vita è bella e bisogna affrontarla senza paura, non bisogna nascondersi. I ragazzi in questi 10-12 giorni l’hanno sofferto. Mi sono stati tanto vicino. Negli ultimi 2-3 giorni sto un po’ meglio, ma ho fatto 5-6 giorni con tanta fatica, anche se lo nascondevo. Vedevo doppio 24 ore al giorno e c’era tanta stanchezza. Così per Gattuso questo pareggio è da tenersi ben stretto perchè quando mancano giocatori tanto importanti e per tanto tempo le conseguenze si sentono.
Diversamente Lorenzo Insigne dichiara : “Ho fatto un bel gol, ma sono triste perché quello di stasera non è un punto guadagnato ma due punti persi; dovevamo fare di più tutti, io per primo. Non possiamo sprecare tanto e il mio gol non vale la vittoria”.
Benedetta dunque questa sosta per staccare la spina e lasciarsi alle spalle un momento difficile e sfortunatissimo per la squadra azzurra e ripresentarsi con qualche forza in più. Gli assenti si sentono, eccome: Manolas-Maksimovic, piatti senza proporre gioco con un portiere che sembra impaurito e sfiduciato. Avanti nessun colpevole, tutti colpevoli a cincischiare perdendo tempi di gioco, sbagliando interventi e misura nei passaggi. Un centrocampo confuso che non dà ordine alla manovra, né a costruire, né a filtrare.
Si tornerà in campo tra dieci giorni appena: forse tornerà Osimhen, forse Koulibaly, ma sarà come ricominciare daccapo e soprattutto non ci sarà tempo per sperimentare dovendo giocare 8 partite in 28 giorni. Finora Gattuso ha “sperimentato”, ma la squadra sembra ancora in una fase di rodaggio e quel che preoccupa maggiormente è non c’è una partita uguale all’altra. Un momento “no” è la conseguenza di una serie di fattori coincidenti ma il timore che si debba trovare la soluzione in una giocata individuale è molto pericolosa. Insigne ha trovato il gol maradoniano salvando il Napoli dalla terza sconfitta consecutiva. Tre partite, un punto con tre prestazioni diverse: con l’Inter una attenta partita tattica che si modifica quando Insigne viene espulso. Con la Lazio, un Napoli spento, lento e impacciato. Con il Torino un Napoli che voleva andare ma non sapeva come.
Sì, stanchi, ma un modulo che assicuri più ordine?




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