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Gattuso: “Sento anche la responsabilità perché ho vestito questa maglia”

Comincia la marcia verso la Coppa del mondo 2026 : l’Italia ospita l’Estonia a Bergamo nel match in programma venerdì 5 settembre e per Gennaro Gattuso nel ruolo di commissario tecnico della nazionale italiana, sarà anche il primo match ufficiale. Attualmente l’Italia ha 3 punti in classifica dopo la sconfitta con la Norvegia e la vittoria contro la Moldavia, mentre la Norvegia, in vetta, ha 12 punti per le quattro vittorie ottenute contro Estonia, Moldavia, Israele e Italia. Compito difficile per Gennaro Gattuso che in Conferenza Stampa a Coverciano, per la presentazione delle gare in programma ha dichiarato: “ Sono carico a molla. Lo ero dal primo giorno, sento anche la responsabilità perché ho vestito questa maglia. Le somme le tireremo alla fine, ma paura sicuramente no”.

Difesa a quattro: non è un rischio?

“In tanti hanno giocato a quattro. Io devo sentire ciò che propongo, altrimenti mi beccano dopo cinque minuti… Costruiamo a tre e difendiamo a quattro. Vedremo di schierare la squadra nel miglior modo possibile”

In soli tre giorni come si fa a incidere?

“Siamo qua da sabato con lo staff, abbiamo smontato i nostri lavori per come siamo abituati nei club e abbiamo preparato allenamenti tattici in modo diverso. Lo facciamo affinché non pesi ai ragazzi. E negli ultimi anni in ritiro si dorme al massimo una/due notti: i ragazzi non sono abituati a stare più tempo insieme. Non dobbiamo assillarli parlando solo di calcio, ma devono stare bene insieme. Il tempo è poco, basta farsi capire e parlare in modo corretto. E soprattutto giocando da squadra per 90 minuti”

 Stadio pieno venerdì

“Dobbiamo ringraziare chi ha comprato il biglietto, ne abbiamo bisogno. Voglio fare un appello per la partita di Udine tra un mese e mezzo: abbiamo bisogno della nostra gente, non possiamo più sbagliare. E ringrazio la piazza di Bergamo e nuovamente all’Atalanta: speriamo di dare una gioia a chi verrà alla stadio”

Che partita dobbiamo aspettarci contro l’Estonia?

Il senso di appartenenza e la voglia di sacrificarsi. Non deve esserci panico, dobbiamo essere squadra mettendo grande entusiasmo. Deve esserci un gruppo di 27-28 giocatori, è sempre stata la nostra forza. Il carattere non è mai mancato e dobbiamo recuperare questo aspetto. Estonia? Giocano di rimessa ma provano a partire dal basso costruendo. Quando ha la palla bisogna essere bravi a farli sbagliare”

Potrebbero esserci problemi di ordine pubblico per Israele-Italia ?
“Io sono un uomo di pace e mi fa male al cuore vedere civili e bambini colpiti, mi fa male al cuore. Noi però facciamo un mestiere, anche la FIGC sta lavorando tantissimo per trovare soluzioni e fare una gara perfetta a Udine anche dal punto di vista della sicurezza. Il nostro dovere è fare il nostro lavoro, ma spero si arrivi a una soluzione di pace non solo in Israele. E’ una cosa che colpisce al cuore e fa male al cuore”.

Quanto è stato difficile fare la lista dei convocati?
Non è stato difficile… Abbiamo lasciato a casa Buongiorno, Ricci, Cristante ma loro fanno parte del nostro progetto. Dopo i moduli ci sono i riferimenti, si scelgono i calciatori funzionali a ciò che vogliamo fare. Si parla sempre di tattica ma oggi è difficile giocare in Serie A, si gioca sempre uomo contro uomo”.

Come mai i tre esordienti?
E’ difficile dire se sono pronti o no, quello te lo dà l’esperienza, il vissuto. Li ho convocati perché penso che Fabbian sia molto simile a Frattesi, riempie bene l’area e ha fisicità. Le qualità di Pio sono indiscutibili e le vediamo, Leoni uguale: un giovane 2006 con grande personalità con picchi di velocità importanti. Non gli ho regalato nulla, li ho convocati perché penso abbiano delle caratteristiche ben precise”.

 

 

 

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