
Napoli-Cagliari 1-0, il pensiero di Gennaro Montefusco
“La pazienza è la virtù dei forti”.
Partita soffertissima al Maradona tra due squadre che si sono date battaglia dal primo all’ultimo istante del match. I sardi hanno difeso ogni filo d’erba del campo fino allo stremo, lottando uomo contro uomo con tenacia e volontà.
Ma, per grazia di D10S, ai nostri ospiti non è bastato.
Primo tempo da dimenticare: Azzurri lenti e prevedibili, impantanati nella palude rossoblù e incapaci di sfondare sia sulle corsie esterne che per linee verticali.
Seconda frazione con maggiore brio, ritmi più alti, pressing più convinto, avversari sempre strenuamente sulla difensiva.
La linea mediana del Napoli è ricca di talento, fisicità, geometrie, è instancabile, e produce gioco con pervicace pazienza, nonostante la serata opaca del Maestro De Bruyne e una diffusa imprecisione.
È la classica partita dura, dove lo zero a zero sembra un risultato già scritto.
C’è poca ampiezza nella manovra del Napoli, figlia del nuovo modulo con i “Fab four” che prevede un esterno alto in meno. Le soluzioni offensive scarseggiano, il nuovo sistema di gioco deve essere perfezionato, Lucca deve crescere tatticamente e (soprattutto) la condizione atletica non è ancora quella ottimale.
Il Napoli continua a crederci, recupera palloni, martella gli avversari.
E continua a crederci anche il popolo del Maradona, che non abbandona lo stadio e non smette di sostenere la squadra.
Si giunge la 90mo.
Cinque i minuti di recupero.
Che volano via in un battito di ciglia.
Poi, al minuto 94 e 50 secondi, un lampo illumina la notte.
Ed è delirio 







Prendiamoci tutto il buono (e non è poco) che ci viene da questa partita:
-tre punti di platino;
-punteggio pieno e primo posto confermati;
-sorriso a 32 denti per altre due settimane;
-zero gol subiti;
-zero tiri pericolosi subiti;
-Buongiorno rivede il campo e fornisce l’assist decisivo;
-Noa Lang c’è;
-“tuosseco” per chi ci vuole male. E sono tanti.
Le pagelle.
Partita sontuosa di Politano, fido scudiero di Conte che lascia sul campo un fiume di sudore e appare il migliore in campo assieme al gigantesco Frank Zambo Anguissa autore anche del magnifico colpo da bigliardo letale: 8 a entrambi.
Insufficiente De Bruyne; da 5,5 anche Jesus e Lucca.
Oltre la sufficienza il solito Lobo, Rahmani, Di Lorenzo, Mc Fratemo (6,5).
Sei di stima per Meret (mai impegnato) e per Spina.
Sette di media a Conte: sei per come ha preparato il match e otto per l’esultanza al gol partita…
Erano tutti pronti a commentare uno zero a zero.
Magari a sparare cavolate sulla campagna acquisti.
Sulla preparazione.
Sul modulo.
Non avevano fatto i conti con la fame degli Azzurri.
A Napoli c’è un detto relativo a “un pappice e una noce”, o alle “carocchie di Pulcinella alla moglie”…
I tutto è traducibile in:
“La pazienza è la virtù dei forti”.
ForzaNapoliSempredavvero

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