Skip to content

Gianni Infantino: il calcio senza spettatori non è lo stesso

Ottenuto dal Governo il via libero al calcio giocato, da più parti s’invoca anche il ritorno degli spettatori sugli spalti e il virologo Roberto Burione su twitter scrive:  “Io spero che non sia vero. Perché se è vero è pura follia. Lo stato non deve permetterlo per la sicurezza dei cittadini”.

Al momento comunque non è argomento all’ordine del giorno e le ipotesi, o meglio l’auspicio di Gravina è quello di pensare ad una piccola percentuale di tifosi ben distanziati  negli stadi. Quando? A fine luglio? O più responsabilmente a partire dal prossimo campionato?

Ma  sull’argomento  intervenuto anche il presidente della Fifa Gianni Infantino in un lungo messaggio rivolto alle 211 federazioni. “Il calcio senza spettatori non è lo stesso: dobbiamo essere pazienti per riportare i tifosi negli stadi – spiega – Continueremo a lavorare instancabilmente, ma anche in modo discreto e rispettoso, per andare oltre queste misure temporanee e garantire che i fan vengano accolti in modo sicuro e responsabile”. E infine ha lanciato un messaggio a tutte le società: “Il calcio è già ricominciato o sta per farlo in diversi paesi. Questo regala speranza per il futuro a noi e a tutti gli appassionati del mondo. Tuttavia, dobbiamo anche comprendere e rispettare decisioni diverse da questa, specie da parte di coloro fra noi che hanno ancora bisogno di tempo per assicurarsi che la ripartenza avvenga in modo sicuro per tutti”.

D’accordo quindi tutti i vertici del calcio sull’importanza degli spettatori nell’industria dei sentimenti che si chiama calcio; d’accordo che per cautela è bene che gli stadi, almeno per ora restino chiusi, eppure c’è una voce fuori del coro che ritiene positivo per il giocatore trovarsi nella foga agonistica in uno stadio vuoto.  Ottmar Hitzfeld Il 71enne ex selezionatore della Svizzera ed ex allenatore di Bayern Monaco e Borussia Dortmund ha dichiarato:” Ci sono sorprendenti effetti positivi senza spettatori: guardando la Bundesliga la qualità è migliorata, c’è più fluidità nel gioco e ci sono meno falli. Questo rende la vita più facile pure agli arbitri, perché dalle tribune arrivano meno emozioni in campo. Ad approfittarne è il calcio”.

LEGGI ANCHE:
Coppa Italia, chi la vince incasserà circa 20 milioni

Il Napoli sulle tracce di Calvin Stengs, talento dell’Az Alkmaar

Ottavio Bianchi e la mano de Dios

Comments (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su