Lunga intervista del Presidente della Fifa Infantino ai microfoni di Radio Anch’io per parlare del Mondiale ogni due anni, al tempo effettivo delle partite.
“Il progetto di un Mondiale di calcio ogni 2 anni non è una richiesta mia ma del Congresso Fifa che ha chiesto uno studio di fattibilità; –ha esordito Infantino – abbiamo fatto uno studio molto serio: dal punto di vista sportivo funziona, l’impatto economico è positivo per tutti”.
“Quello che è più importante è che è positivo per la protezione dei campionati nazionali e per i calciatori stessi; ci sarebbero meno partite con una pausa in luglio. In Europa c’è contrarietà ma questo è un modo per includere. Anche gli Europei potrebbero avere stessa cadenza”.
“Sui tempi per il Mondiale ogni due anni – aggiunge Infantino – prenderemo il tempo che ci vuole, vedremo se si può spezzettare di meno i campionati, l’importante è rispettare le opinioni di tutti”. Prima i rigori dei supplementari? “C’è un dibattito, vedremo”.
“Dobbiamo invogliare i ragazzi”
“Dobbiamo riuscire a trasmettere le emozioni del calcio ai giovani e cercare di essere innovativi con le regole senza distruggere il calcio, utilizzando il Var con buon senso, deve essere sempre l’arbitro a decidere, l’aspetto umano deve essere prevalente. Dobbiamo invogliare i ragazzi a mettere da parte il telefono e a giocare al calcio”.
Tempo effettivo di gioco? “Almeno 60 minuti”
“Una soluzione sul tempo effettivo di gioco penso che vada studiata, io credo che non bisogna avere tabù”, dice il presidente della Fifa. “Il problema che c’è è che se una squadra vince e il suo giocatore subisce un fallo resta per terra come se l’avesse colpito un fulmine, cosa che non succede nel calcio femminile e bisognerebbe prendere esempio. Non è possibile – spiega Infantino – che le partite durino 47-48 minuti su 90, devono durare almeno 60 minuti effettivi. Se la soluzione è il cronometrista non lo so. Ero contrario al Var all’inizio ma abbiamo visto dei benefici. Qualsiasi cosa possa aiutare il calcio ben venga, come anche la regola del fuorigioco per dare vantaggi agli attaccanti, questa è anche una regola che si sta studiando”.
Chiusura del presidente della Fifa sull’eccessivo numero di partite e la salute dei calciatori? “L’importante è dare tempi di riposo ai giocatori e farli viaggiare di meno e tutelare la loro salute. L’importante è trovare la quadratura del cerchio per far crescere il calcio a livello Mondiale”.
L’Olimpico di Roma va intitolato a Paolo Rossi
Anche Infantino si schiera a favore dell’intitolazione dello stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi. “Non esiste essere contrari a Pablito, dobbiamo sostenere l’idea di intitolare lo stadio Olimpico a Paolo Rossi. Nessuno come lui ha avuto l’impatto che ha avuto sugli italiani all’estero”. “Dal Mondiale 1982 – aggiunge – tutti gli italiani nel mondo erano guardati in modo diverso. Per me va fatto e va fatto in fretta, mi complimento con il Parlamento e il Governo. I giovani devono ricordare Rossi”.
“In bocca al lupo all’Italia” per i play-off
“Già nel 2018 l’Italia non c’era, se non dovessimo partecipare sarebbero otto anni senza il Mondiale per gli italiani e un’intera generazione sarà rimasta senza il Mondiale, in bocca al lupo all’Italia e a tutti gli altri”. Il presidente Fifa fa gli auguri all’Italia di Mancini in vista dei play-off di qualificazione ai Mondiali di calcio in Qatar. Infantino poi interviene sulle polemiche legate alla sicurezza sul lavoro in Qatar in particolare per la costruzione degli stadi: “Dal punto di vista del lavoro sono stati fatti progressi enormi in Qatar, lo dicono i sindacati stessi. Sarà importante portare il mondo in Qatar, sono stati fatti cambiamenti positivi”.