Contropiede Azzurro

Gli insopportabili cori incivili a Marassi sanzionati con un’ammenda di 10mila euro

“Gerardo Mastandrea, giudice sportivo di Serie A, ha sanzionato la Sampdoria con un’ammenda di 10 mila euro in seguito a dei cori offensivi di matrice territoriale da parte dei sostenitori blucerchiati contro il Napoli e contro la tifoseria avversaria nella sfida di ieri, persa per 4-2 a Marassi. I cori si sarebbero sentiti chiaramente “al 15°, nonchè al 44° e 45° del secondo tempo”.

Un insulto. Un insulto all’intelligenza e alla giustizia. Un insulto agli italiani. Un insulto ai genovesi. Un insulto alla cultura. Si abbia almeno il coraggio di depennare dalle linee guida volute dal Consiglio Federale della FIGC la dicitura “cori offensivi di matrice territoriale”. Si abbia il coraggio di dire che non esiste volontà di arginare i razzisti di per sé ottusi che continuano come una cantilena a tentare di offendere senza ragione alcuna; un’abitudine condannata finanche da Marco Cattaneo e Paolo Condò a Sky Sport.

Tutti, a posteriori a condannare da lontano, ma soltanto Claudio Ranieri ad assumersi la responsabilità di scusarsi con i napoletani per i cori incivili. E non è certo la prima volta: a maggio del 2018 come si legge su Fox Sport: “ Correva il 75′ di Sampdoria-Napoli, la squadra di Sarri era passata in vantaggio da 3′ grazie a una magia di Milik quando l’arbitro Gavillucci ha sospeso la partita per cori discriminatori contro i napoletani che si erano sentiti a più riprese durante la partita.
Sul prato verde del Ferraris, sotto una pioggia battente, è sceso anche il patron della Samp Massimo Ferrero che ha provato a calmare i suoi tifosi ricevendo in cambio insulti e gestacci. Dopo circa 180 secondi la gara è ripresa e poi Albiol ha firmato di testa il gol del 2-0 finale.”

Sampdoria – Napoli, lunedì sera non è stata sospesa mentre anche l’arbitro La Penna sentiva i cori, così come li sentiva il pensionato Mazzoleni alle prese con il VAR. Non hanno sentito, non hanno sospeso. Nel maggio – come si è detto – Gavillucci sospese l’incontro e sette mesi dopo fu dismesso dall’AIA per “motivate ragioni tecniche” perché ultimo nella classifica di rendimento. Ma l’interpretazione del “Corriere della Sera” offriva un’altra versione: “ Gavillucci avrebbe pagato la decisione di aver sospeso per 3 minuti Sampdoria-Napoli del 13 maggio 2018 per cori di discriminazione territoriale intonati dai tifosi blucerchiati contro i napoletani. Era il 31′ del secondo tempo e il 39enne Gavillucci decise di fermare la partita, poi vinta 2-0 dalla squadra allenata da Sarri. Il presidente blucerchiato Ferrero scese in campo per chiedere alla sua curva di smetterla.”

Una Testata Nazionale sospettò. I cori possono continuare….

Diana Miraglia