La prima a scendere in campo è stata la Bundesliga con la benedizione del Presidente onorario del Bayern Monaco, Uli Hoeness, che ha parlato del ritorno in campo della Bundesliga, elogiando il lavoro della Lega. “Ci sono le basi per ripartire nel modo giusto: ingoiate il rospo o non esisterà più il calcio”, queste le dichiarazioni di Hoeness alla vigilia della ripresa del campionato. Eppure, qualcosa non ha funzionato se dopo solo due giornate un report scientifico ha accertato un aumento del 226% di infortuni dei vari club e la denuncia di un aumento di peso di ben 12 chili dell’astro nascente Haaland.
La Germania ha fretta di chiudere la stagione e ha previsto il calendario fitto con partite infrasettimanali che aumentano il rischio infortuni dopo una preparazione insufficiente. Né va dimenticato che la preparazione atletica di precampionato, quella di luglio/agosto, per intendere, mira alla gradualità di gestione perché un giocatore possa affrontare il rush finale di stagione in piena forma. Lo stop e la ripresa hanno appunto creato un blackout che ha reso gli atleti maggiormente esposti.
Tra le squadre che pagano dazio, è il Borussia Dortmund a risultare tra le più colpite. Dall’inizio di maggio, cinque giocatori avevano subito lesioni muscolari e Gio Reyna si è bloccato durante il riscaldamento, sostituito da Thorgan Hazard, che al 79′ ha accusato crampi. A sostegno delle problematiche già messe in conto, l’UEFA ha modificato il regolamento consentendo la possibilità di 5 sostituzioni per permettere una maggiore rotazione nell’arco della settimana. Ma, anche questa possibilità è stata poco utilizzata dai club che hanno puntato sui titolari piuttosto che sulle riserve.
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