
I cannoli
Sembra che l’origine del cannolo non sia cristiana ma musulmana, per la ricchezza del sapore e la complessità della composizione. Ed infatti è vero che Caltanissetta, in arabo “Kalt El nissa” ovvero “Castello delle donne”, era il luogo dove gli emiri saraceni tenevano i propri harem, e che le donne, durante le lunghe assenze dei propri consorti, per ingannare l’attesa, lo crearono per prime, forse come omaggio vagamente fallico ai propri uomini.
Quando i Nomanni riuscirono a liberare la Sicilia dai saraceni, gli harem si svuotarono e molte delle donne che li abitavano, si convertirono al cristianesimo e si ritirarono nei conventi, portando con sé alcune antiche ricette. Con molta probabilità una delle ricette che le donne musulmane tramandarono alle consorelle, fu proprio quella del cannolo siciliano, che fu preparato per la prima volta dalle suore di un convento di clausura nelle vicinanze di Caltanissetta,
Sebbene dunque sia nato a Caltanissetta, il cannolo siciliano deve gran parte della sua fama ai pasticcieri palermitani che ne hanno personalizzato la ricetta. Io ve ne propongo una mia personale.
Per circa 20 cannoli
Ingredienti:
Per la cialda
– 400 gr. farina
– 100 gr. zucchero
– 75 gr. di burro
– 3 cucchiai di vino
– 2 uova
– Per imbottitura
– 600 gr. di ricotta
– 500 gr. di zucchero
Passare la ricotta al setaccio insieme allo zucchero. Per la cialda fare una bella pasta morbida con tutti gli ingredienti e preparare le pettole non troppo sottili, avvolgere sullo stampino e friggere. Una vota raffreddate, riempirle con l’impasto. Guarnire con frutta candita o cedro o granelle di pistacchi o gocce di cioccolato. Spolverare con zucchero a velo.
Maria Rosaria Pugliese
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