
Annullata l’amichevole di lusso, si pensa ora soltanto al campionato
Annullare un’amichevole, quella in programma a Lisbona contro lo Sporting per la positività di tre giocatori, non è un gran problema, tutt’altro, ma è un allarme. In questo momento, a ridosso dell’inizio del campionato, questo stop significa che il coronavirus realmente può condizionare un altro campionato già danneggiato dal crollo dell’economia e quindi dai debiti. Comunque sempre più encomiabile risalta la prevenzione attuata dalla società Calcio Napoli come ha ribadito il prof Mirone: “Nessun’altra squadra di serie A ha fatto uno sforzo così notevole. Nelle ultime 19 settimane la partnership tra il Calcio Napoli e la Federico II ha previsto 3800 tamponi e 1900 test sierologici”. C’è quindi solo da augurarsi che tutti i club siano “maniacali” come il Napoli per affrontare serenamente le gare. Nel calendario varato recentemente dalla Lega non esistono “spazi” da inserire eventuali rinvii, dunque è giusto ora pensare a Parma-Napoli e andare oltre.
La gara annullata a Lisbona doveva dare a Gattuso diverse indicazioni dopo quella giocata con il Pescara e in particolare gli osservati speciali della serata sarebbero stati Osimhen e Petagna che nell’ultima amichevole hanno lasciato il segno: il primo negativo e il secondo positivo.
Sin dalla prima partita contro il Parma dovrà comunque essere un problema di Gattuso accompagnare il senegalese ad una concretezza di gioco che al momento può mancare e renderlo insicuro; ma domenica prossima sarà molto interessante anche scoprire Andrea Petagna, attaccante nostrano sottovalutato al punto da credere che fosse una pedina di scambio come fu per Inglese o per il centrocampista Grassi. Andrea Petagna, invece, al San Paolo, si è voluto presentare con un biglietto da visita di grande spessore sia per la semplicità delle giocate che per il dialogo con i compagni che non conosceva.
25enne, di 1,90, piede sinistro, si è presentato a Napoli tirato a lucido dopo essere apparso un po’ appesantito. Agile, scattante altruista per intelligenza tattica, ma anche egoista al momento giusto. E Gigi Di Biagio, che lo ha conosciuto nell’Under 21 e in sei mesi alla Spal, ha rilasciato un’intervista al “Mattino” che conferma tutte le impressioni positive raccolte in 25 minuti di un’amichevole. “Non ha il fisico leggero di Mertens che ci mette un attimo a entrare in partita, – ha spiegato Di Biagio – ma compensa con carattere forte e grande costanza mentale. D’altra parte quando decidi di accettare una piazza come Napoli, sai che lì troverai davanti a te una concorrenza altissima. La competizione lì davanti è molto elevata, ma Andrea è un ragazzo molto determinato e ha voglia di ritagliarsi un posto”. E poi un consiglio:” Andrea sa giocare a tutto campo, viene a prendersi la palla e dialoga spesso con i compagni visto che ha anche un ottimo piede. E questo alle volte lo penalizza perché Gattuso magari vuole un giocatore che sta di più dentro l’area di rigore. In questo penso che Petagna può ancora migliorare: deve pensare molto più agli ultimi 30 metri perché poi è lì che si va a fare gol. Deve pensare a riempire l’area di rigore”.
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