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I dubbi di Osimhen relativi al suo futuro

Qualche giorno fa Victor Osimhen, dal ritiro della propria nazionale ha parlato  del suo futuro: “Non conosco il mio futuro, so che tutto può succedere, ma ora voglio solo andare in vacanza e ricaricare le batterie. Poi penseremo al resto”. Parole che possono essere interpretate come un desiderio di altre esperienze e il Corriere dello Sport ha così commentato: “Il Napoli non lo ritiene incedibile, lo valuta 110 milioni di euro e non ascolta proposte inferiori ai 100 milioni, ma finora, eccezion fatta per un operativo Newcastle, i suoi illustri estimatori si sono fermati alla raccolta di info. Chi gelato dalla valutazione, chi riflessivo. Anche Osi riflette un po’ confuso e non esattamente felice: sa di essere cedibile ma anche difficilmente cedibile con l’etichetta di Mister 100 milioni; ha parlato in Nazionale dei dubbi relativi al suo futuro e non ha menzionato il Napoli (mica è sfuggito)”.

Eppure Victor Osimhen, dopo la partenza di Insigne e Ghoulam, resta alle spalle (per ora) soltanto di Koulibaly avendo firmato  un contratto da 4 milioni di euro a stagione. Cifra che dovrebbe salire a 4,25 e 4,50 milioni di euro nelle prossime due stagioni. E a queste somme,  devono essere aggiunti i vari bonus che il Napoli dovrà corrispondergli in caso di raggiungimento di alcuni obiettivi collettivi ed individuali.

Non basta? Strano senso di appartenenza il suo che ha sentito l’affetto e la vicinanza dei tifosi nei giorni in cui quel terribile incidente durante Inter-Napoli ha messo a rischio anche la sua carriera. Dopo una lunga ed estenuante trattativa di cui Osimhen non era convinto, arrivò a Napoli e fu accolto come Napoli sa fare. Era un investimento importante, il più costoso dell’éra De Laurentiis ed anche molto rischioso sul piano tecnico. Nel gennaio 2017 era arrivato in Europa dopo i Mondiali Under17 dove aveva vinto il titolo di capocannoniere con dieci reti, ma acquistato dal Wolfsburg non era riuscito a convincere e quel che è peggio a segnare; inoltre subisce  un infortunio alla spalla e contrae la malaria al ritorno da un viaggio in Nigeria. Due anni in cui avrebbe dovuto dimostrare d’essere un campione e che invece lo portarono alla cessione allo Charleroi dove iniziò a segnare. Poi il passaggio al Lille in cerca di un sostituto di Pepè. Ed ecco Napoli che ha conosciuto grandissimi attaccanti e sa riconoscere un campione. E Napoli ha visto in Osimhen la stoffa di un diamante grezzo. Infortuni, covid, tweet polemici, reazioni evitabili per qualche cartellino rosso: tutto perdonato in nome di una maglia azzurra. Ma che si senta confuso e non esattamente felice appare come una provocazione.

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