Alle spalle Napoli-Roma e Crotone – Napoli con 8 gol fatti e nessuno subito. Più indietro nel tempo, 4 gol all’Atalanta e 6 al Genoa.Tutto bene dunque? No: c’è il break del Sassuolo e quello del Milan e ci saranno altre cadute del Napoli ed altre prestazioni sottotono di Lorenzo Insigne, ma la continuità e la mentalità che Gattuso chiede alla squadra è un invito che andrebbe rivolto anche ai tifosi che ormai rappresentano la folla social di tendenza. Non è difficile trovare dei limiti nella squadra azzurra, che ci sono, ma sarebbe bene “farsi gli affari degli altri” e osservare la qualità di gioco dell’Inter, della Juventus e della Roma. Se è legittima la classifica del Milan in fuga, che ha beneficiato di 8 rigori, non così è per Inter, Juventus, Roma e Napoli. La Juventus, alla distanza potrà anche spiccare il volo, ma finora ha profondamente deluso perché appare una somma di individualità medio piccole che dipendono dal campione attempato. L’Inter è una squadra dai due volti che possono mutare anche durante la stessa partita: comunque anche per individualità, spicca Lukaku, da cui tutti dipendono, ma Conte sa che l’ambientino non è facile come si evince dalle sue parole: “Qui non è semplice niente: l’Inter penso che sia una squadra dove non si vede l’ora di buttare negatività su tutta la situazione e sull’ambiente. Dobbiamo essere bravi, ermetici, pensare a noi stessi, a lavorare, sapendo che c’è gente che non vede l’ora di buttare… non dico cosa.” C’è poi la Roma che potrà lottare per una posizione Champions ma non può certo ambire ad altro.
E c’è il Napoli con Insigne show,come hanno titolato tanti quotidiani e al seguito i post di tendenza. Un gran gol di estro, di maturità, di chi ha trasformato la rabbia in qualità, perché Insigne, nella gara contro il Crotone, era stanchissimo e nell’ultima mezz’ora di gioco ha fatto il maestro di cerimonie. Ha cambiato posto, ha camminato, ha giocato senza palla e ha diretto l’orchestra.
In questo Napoli è finalmente esploso Piotr Zielinski del quale si conoscevano bene le qualità troppe volte oscurate da nuvole fitte e spesse che dopo lo stop dovuto al Covid è tornato alla grande. E del polacco Gattuso ha detto : “Nessuno come Zielinski salta l’uomo; danza sulla palla, ha tiro, balistica, tecnica.
Menzione speciale è poi da dedicare a Diego Demme, troppo in fretta messo da parte per l’arrivo del vate Bakayoko che molto deve proprio al tedesco che non risparmia un sol muscolo nella difesa della palla. Prezioso al centro come vero equilibratore.
Da rivedere piuttosto le defaillance in difesa con un KK altalenante ma anche tanto stanco da pensare talvolta che cerchi il giallo pur di arrivare alla squalifica di una giornata per dormire.
Panchinari di lusso o titolari, Politano e Lozano son diventate altre certezze che possono dare tranquillità al tecnico al momento della sostituzione e che hanno reso meno traumatico l’abbandono di Callejon.
Eppure i mugugni per un primo tempo “moscio” non mancano, quasi a cercare il quid che non sia la perfezione. E quella non esiste.