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I silenzi di De Laurentiis, la reazione dei giocatori e l’atteggiamento di Gattuso

Ora non ci sono più scuse”: le parole di Koulibaly  al termine di Napoli-Granada erano molto eloquenti. Deluso e arrabbiato di fronte all’ennesima sconfitta,( perché contro il Granada non si è vinto), Koulibaly, sa che si poteva far di più, e dice : “Ora, a tutti i costi: sappiamo che sarà dura fino alla fine”.

Ora bisognerà capire i silenzi di De Laurentiis, la reazione dei giocatori e l’atteggiamento di Gattuso.

Il Presidente ha fatto pervenire il messaggio  “Gennaro Gattuso sarà sicuramente l’allenatore del Napoli fino al termine della stagione”. Non c’è traccia però di “fiducia” ma di proseguimento dell’anno più balordo che si potesse immaginare. Che il Presidente mediti un nuovo progetto per il prossimo anno lo testimonia la resa a continuare con Gattuso che finora ha avuto molte chance per far ricredere tutti coloro che lo hanno “maltrattato”. In quell’intervista fiume dopo Napoli-Parma, il tecnico appariva offeso “per l’aria che si respira”; “non mi sento a mio agio con quello che sta succedendo”.

Gattuso sapeva che il Presidente aveva avviato una serie di contatti per un nuovo tecnico ed ha avuto più volte la possibilità di sterzare nella giusta direzione. Gli infortuni sono sotto gli occhi di tutti, è vero, ma in questa tempesta è emerso – contro la volontà di Gattuso – un giocatore che nessuno aveva visto giocare, Amir Rrahmani che ha cercato di sfruttare l’occasione meritando tutta l’attenzione che gli era stata negata. Inoltre, sempre in piena emergenza, contro il Granada, è tornato Faouzi Ghoulam – per necessità – che dall’estate si tenta invano di vendere. Quel Ghoulam dell’éra Sarri forse non tornerà più, ma anche un 50 per cento del terzino più forte in Europa, sarebbe sufficiente in un organico che lentamente subisce una svalutazione.

Vendere senza provare? Vendere com’è stato per Amin Younes che oggi è un leader dell’Eintracht e Low lo convocherà in nazionale?

Ma da domenica si capirà anche la reazione dei giocatori che potrebbero non gradire l’approccio alla partita dettata da Gattuso in un modo che non esalti le qualità. Il primo banco di prova, sarà il ritorno di Osimhen con il recupero già evidente di Mertens. Contro il Granada, l’ingresso di Dries ha illuminato il gioco, o quanto meno, Politano, Insigne, Zielinski si son ritrovati e il Napoli ha avuto le sue occasioni più volte. Ma era tardi. Ma quando Osimhen dovrà giocare sol perché è un investimento del Napoli, Mertens accetterà di giocare sottopunta?

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