L’addio di Messi proprio non va giù e non va giù quest’ultima oprazione finanziaria che ha reso il PSG una squadra di fenomeni mentre per diversi motivi altre società stanno faticando e non poco dal punto di vista finanziario in questo periodo, alimentando dubbi e sospetti sulle operazioni della proprietà qatariota. Calcio e Finanza ha riportato le azioni di un gruppo di soci del Barcellona pronti a dichiarare guerra al PSG. L’affaire Messi sembra essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I soci dell’FC Barcellona hanno infatti chiesto allo studio legale di Juan Branco di presentare un reclamo ufficiale presso la Commissione europea, chiedendo di impedire e bloccare la trattativa sul nascere.
Secondo i soci, i conti del Paris non permetterebbero la firma della stella argentina, non rientrando nei vincoli del fair-play finanziario. “I parametri del PSG in termini di fair-play finanziario sono peggiori di quelli del Barcellona: nel 2019/20 il rapporto tra salari e ingressi era del 99%, mentre quello del Barça del 54%. Nel frattempo, la differenza è aumentata” riporta la nota.
“È inconcepibile che il fair-play finanziario alla fine comporti la distorsione delle competizioni. Chiediamo pertanto che le autorità intervengano immediatamente al fine di bloccare l’operazione” conclude.
Lionel Messi ha annunciato nella giornata di ieri il suo addio al Barcellona, noto già da qualche giorno, dopo che i vincoli imposti dal salary cap della Liga avevano mandato in fumo qualsiasi tentativo di rinnovo del contratto. L’argentino passa al PSG, diventando l’ennesimo contratto stellare nella rosa del club di proprietà qatariota.
E l’operazione Messi non trova d’accordo proprio tutti, neanche in Francia e il giornalista Remy Dessarts, nel suo editoriale su Le Parisien, ha commentato così l’acquisto di Lionel Messi da parte del Psg: «Non sappiamo ancora come il PSG rispetterà le regole del Fair Play Finanziario spendendo così tanto”. Questa pioggia di stelle riunite con la maglia parigina rischia di attirare gelosie e critiche dall’Europa, in un momento in cui la crisi dovuta al Covid-19 è ancora viva; infine, per vincere la Champions League, obiettivo principale del club, sappiamo che non è sufficiente riunire grandi calciatore: bisogna che giochino bene»