Ora è ufficiale: il CIO, di comune accordo col governo giapponese, ha rinviato i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 al 2021. I Giochi si chiameranno lo stesso Tokyo 2020. La decisione è avvenuta a causa della pandemia globale del Coronavirus. L’ipotesi di rinvio dei Giochi in autunno, come avvenuto per le Olimpiadi giapponesi del 1964, è stata bocciata. Molti Paesi avevano preannunciato che non avrebbero inviato i propri atleti in caso di mancato rinvio dei Giochi al 2021. Il CIO ha preso la decisione più saggia possibile, anche perché ogni nazione dovrà terminare i propri campionati sportivi e tutti i Paesi vorrebbero sfruttare i mesi estivi per farlo.
La fiamma olimpica rimarrà in Giappone fino al prossimo anno quando si darà poi il via ai Giochi. Thomas Bach, presidente del CIO, e Shinzo Abe, primo ministro giapponese, hanno concordato la scelta dopo una conference call. La scelta peserà economicamente e sono al vaglio misure per limitare le perdite. La scelta di lasciare il nome Tokyo 2020 è stata effettuata per limitare le perdite per gli investimenti fatti sul merchandising e sul marchio. Gli Stati Uniti sono stati a capo delle pressione su CIO e governo giapponese per rinviare i Giochi al prossimo anno e non in autunno in quanto negli USA si dovranno giocare i campionati di basket (NBA) e di football (NFL).
A causa di questo rinvio molte competizioni internazionali dovranno adeguarsi. In primis i mondiali di nuoto in programma nell’estate del 2021 verrano rinviati. In secundis la federazione di atletica dovrà rimodellare il proprio calendario del 2021. Entrambe le federazioni hanno dato aperture in tal senso, tranquillizzando il CIO che ha così potuto prendere la decisione con maggiore serenità. Saranno dei Giochi Olimpici che non dimenticheremo mai.
Giovanni Frezzetti