Contropiede Azzurro

Il ds della Lazio Igli Tare: “Siamo in buona fede, su questo non c’è da discutere”

Lazio's Sergej Milinkovic-Savic, left, vies for the ball with Brugge's Simon Deli during the Champions League Group F soccer match between Brugge and Lazio at the Jan Breydel stadium in Bruges, Belgium, Wednesday, Oct. 28, 2020. The match ended in a 1-1 draw. (AP Photo/ Olivier Matthys)

Un lungo sfogo di Igli Tare, ds della Lazio in merito alla bufera tamponi che ha privato Inzaghi di tre giocatori fondamentali  per la trasferta Champions contro lo Zenit. Negativi per il campionato, positivi per la UEFA, Immobile, Leiva e Strakosha  e con lo spettro di una sentenza molto pesante dopo che la Procura Federale ha aperto un’inchiesta.

“Siamo in buona fede, su questo non c’è da discutere. C’è qualcosa che non quadra ma non spetta a noi discutere, lasciamo la parola agli organi competenti: aspettiamo le decisioni finali. Ma serve uniformità, solo così si può andare avanti, altrimenti saremo qui a discutere ogni settimana queste situazioni”. Queste le dichiarazioni del ds della Lazio circa le assenze di Immobile, Leiva e Strakosha, bloccati dalla Uefa dopo i tamponi per il Covid-19 effettuati due giorni fa.

“Quando si tratta di Lazio c’è sempre qualcosa da raccontare. Abbiamo fatto regolarmente i tamponi la scorsa settimana – ha spiegato il dirigente biancoceleste a Sky Sport – abbiamo ricevuto la visita della Procura a Formello e abbiamo consegnato i test fatti. Venerdì e sabato li abbiamo ripetuti: Immobile, Leiva e Strakosha sono risultati negativi e domenica sono stati presenti in campionato con il Torino.”  E poi ha proseguito: “Ieri si è ripetuta la stessa storia, ci sono dei valori che vengono considerati in modo diverso, noi abbiamo collaborato con gli organi competenti, consegnato ogni tipo di documentazione e ci siamo messi a totale disposizione”. Sull’eventuale presenza di Ciro Immobile contro la Juventus in campionato, Tare ha sottolineato: “Pensiamo che ci sarà perché il tampone di ieri è risultato negativo. Infatti eravamo convinti che lui, Leiva e Strakosha potessero viaggiare con la squadra. Ma nel rispetto delle regole e della competizione abbiamo deciso così. Non avrei voluto prendere ad esempio il caso Hakimi, ma è stato simile ai nostri», ha concluso Tare.