
Il fondo CVC potrebbe portare 11 miliardi alla Serie A
Il covid ha colpito in questi mesi anche Sky che sta vivendo un periodo molto complicato. Il blocco di tutte le competizione sportive ha quasi azzerato gli ascolti dei canali sportivi: gli ascolti di Sky Sport Uno sono calati del 95 per cento e di Sky Sport 24 del 65 per cento. Inoltre è guerra con la Lega di serie A che reclama il pagamento dell’ultima rata pari a 233 milioni ( e c’è la minaccia di De Laurentiis) e già si sta pensando all’asta per i prossimi diritti televisivi 2021-2024 che si terrà a settembre. Quest’anno, però potrebbe esserci la candidatura di un soggetto finanziario molto interessante che “ Sole 24ore” già aveva preannunciato: Il gruppo CVC, un gigante internazionale degli investimenti sta discutendo con la Lega Serie A per il lancio di una iniziativa nel settore dei diritti tv, in grado di fornire per i prossimi dieci anni un flusso di liquidità alle società di calcio”.
Dell’offerta se n’è discusso in assemblea di Lega: la società finanziaria britannica, specializzata in private equity, gestisce oltre 52 miliardi di dollari di attività e vanta partecipazioni nella Formula 1 e nel Sei Nazioni di rugby. L’obiettivo di CVC sarebbe costituire una newco dove confluirebbero i diritti tv a partire dal 2021 per una durata di dieci anni per poi trattare l’eventuale rivendita ai broadcaster. In particolare, secondo Il Sole 24 Ore “La Lega calcio (e quindi le società) avrebbero comunque subito un importante incasso cash. Quella del fondo internazionale sarebbe un’iniziativa di lungo termine e differente rispetto ad altre operazioni allo studio da parte dei private equity in queste settimane: tra le operazioni presentate c’è anche quella del fondo americano Blackstone che prevede un finanziamento di circa 100 milioni per sopperire alle esigenze finanziarie di breve termine della Serie A in seguito alla pandemia. La proposta di CVC andrà comunque misurata con i dettami della Legge Melandri che obbliga al bando per i diritti per il prossimo triennio il cui timing risulta ritardato rispetto alle intenzioni iniziali dei vertici della Lega”.
Per definire l’accordo ci sono ancora due settimane di tempo ma occorre trovare l’accordo con tutti i presidenti dei club: il presidente della Serie A, Paolo Dal Pino, considera positiva l’operazione ma occorre la compattezza del comitato costituito per una valutazione primaria composto da Andrea Agnelli (Juventus), Claudio Lotito (Lazio), Aurelio De Laurentiis (Napoli) e un esponente della famiglia Percassi (Atalanta).
Nel complesso, – ricorda Calcio e finanza – l’operazione mira a portare 11 miliardi di euro alla Serie A per i diritti Tv nei prossimi 10 anni. I diritti andrebbero a confluire in una “media company” dotata di risorse con un aumento di capitale. CVC parteciperebbe con una quota tra il 10 e il 15% della media company, per una valutazione di 2,2 miliardi.
Un panorama, quello che CVC offre, che mette Sky spalle al muro ancor più dopo la sentenza del Consiglio di Stato: Il Consiglio di Stato, infatti, nella causa che vedeva opposti Sky e l’Antitrust, ha ribaltato la decisione del Tar del Lazio ripristinando il divieto stabilito dall’Autorità garante per la concorrenza che impedisce alla pay tv del gruppo Comcast di avere esclusive sul canale Iptv fino al 2022.
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