
Il furioso Spalletti contro la stampa: ” Voi alzate polvere”
Nella sala conferenze del centro tecnico di Castel Volturno, Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei giornalisti in un giorno in cui casa-Napoli sembra una polveriera. Gli striscioni apparsi magicamente contro Spalletti e contro la società dopo il fiume di parole del presidente a più riprese, hanno stizzito Spalletti che ha voluto dedicare, nella conferenza di presentazione alla partita di domenica, “uno spazio” anche alla stampa napoletana che alimenta questo clima esplosivo. A riguardo, soltanto per questo argomento ha dichiarato:
Striscioni?”Ne abbiamo già parlato, il nostro striscione è l’aver raggiunto la Champions. Sul perché ditemelo voi, siete a conoscenza di chi gira intorno, frequentate qui, alimentate dubbi sul lavoro svolto. Perché abbiamo deposto le armi prima di Torino? Glielo chiedo lei? Come mai noi andavamo a Torino a fare una passeggiata? Se vuole le faccio vedere quando aveva dubbi sulla Champions, ne possiamo vedere tante. Dove ci metteva nelle griglie? Uno striscione che possono aver attaccato una o due persone lo mettete in prima pagina. Io arrivo qui alle 8, dopo Empoli alle 7.30, due persone attaccano uno striscione, gli diedi una mano pure. Come mai ADL ha detto che ero il miglior allenatore, una grande persona ed allenatore e poi che ero poco partenope? Voi avete preso solo che sono poco partenopeo, non che sono un grande allenatore.
Voi alzate polvere. Atmosfera? Io non lo so, leggo che ci sono contrapposizioni tra i tifosi, ma quelli che incontro la pensano come noi, dispiaciuti ma contenti per il percorso. Ma perché si evidenzia solo un aspetto? La gente lo sa già ed io provo a farne avvicinare più possibile, come avviene all’estero in stadi moderni. In Italia far vedere che si contesta una squadra terza in classifica a bambini fuori dall’hotel non va bene, ad Empoli non si poteva perdere così e accettiamo le critiche, ma vediamo anche le altre partite! L’incertezza dei risultati è la bellezza del calcio, è uno sport bello da vivere come domenica con lo stadio pieno e pure chi è fuori viene coinvolto in qualcosa di bello. I bambini devono avvicinarsi allo sport, fare qualcosa invece per rovinarlo mi porta poi a reagire…”.
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