
Il Man City è graziato e il Presidente della Liga Tebas dichiara: “Il TAS non è all’altezza”
Il TAS, ha salvato il Manchester City dall’esclusione alle Coppe Europee per due anni, comminando un’ammenda di appena 10 milioni rispetto ai 30 chiesti dall’Uefa: ora la squadra di Guardiola può serenamente affrontare la fase finale della Champions con rinnovata fiducia. Il 7 agosto si giocherà Man City-Real Madrid per il ritorno degli ottavi di finale e si deciderà quindi chi incontrerà la Juventus o il Lione per i quarti. La gara d’andata, giocata il 26 febbraio, finì con la vittoria del Man City di Guardiola che vinse la gara in rimonta dopo il vantaggio segnato da Isco, rimontato poi con i gol di Gabriel Jesus e di De Bruyne su rigore. Sarà una sfida stellare per la quale non esistono pronostici, piuttosto la sentenza che ha fatto chiarezza sul futuro del club inglese non è affatto piaciuta al presidente della Liga spagnola Javier Tebas, che ha rivolto parole dure verso il Tribunale Arbitrale dello Sport: «Dobbiamo riesaminare se il TAS sia l’organo appropriato al quale fare appello per le decisioni istituzionali nel calcio. La Svizzera è un paese con una grande storia di arbitrato, il TAS non è all’altezza».
Ma anche il Barcellona, che vive una guerra interna al club, attendeva la sentenza nella speranza che la condanna UEFA fosse confermata. Nelle scorse settimane l’Express Sport titolava: “Il Barcellona vuole Pep indietro” rivelando come il club blaugrana pensasse di poter riportare alla base Pep Guardiola sfruttando la possibile condanna del Manchester City fuori dalle coppe con un tecnico, magari tentato al gran ritorno.
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