
Il Manchester City non alza l’offerta e il Napoli non abbassa la richiesta
L’ipotesi di un rinnovo per Kalidou Koulibaly diventa sempre più probabile: il Manchester City non alza l’offerta e il Napoli valuta la possibilità di confermare il senegalese. Fali Radamani non è riuscito – ammesso che lo volesse – a spingere il Man City ad alzare l’offerta e il Napoli ha ribadito le sue condizioni. Un mercato anomalo, si è detto più volte, dove domina lo scambio o comunque domina la cautela nel vendere prima per acquistare poi. La cessione di Stones, pagato nel 2016 60 milioni, era (e forse lo è ancora), la pedina che avrebbe dovuto consentire l’acquisto di Koulibaly, ma intanto è scoppiato il boom Messi e il club di Mansur Abi Dhabi ha fiutato l’affaire extracalcistico per un impulso del brand sopito anche dal covid. Il Manchester City, dopo essere stato inizialmente escluso da parte della Uefa, dalla Champions League per due anni per aver violato le regole sul Fair Play Finanziario ha poi potuto regolarizzarare l’iscrizione alla competizione perchè il tribunale di Losanna ha ribaltato la decisione iniziale dell’Uefa a metà luglio, e da quel momento le strategie sul mercato del City sono cambiate radicalmente. Dunque ‘l’affaire’ Messi ha un suo perché e si capirà nelle prossime settimane la strategia del club inglese che ha una ‘consorella’ nel MLS New York City dove a fine carriera arriverebbe Messi.
Intanto il far play finanziario s’impone e la “piccola” questione Koulibaly potrebbe impantanarsi di fronte all’impegno economico e di immagine che il Man City ha deciso di affrontare. Se il Napoli dovesse ritirare Koulibaly dal mercato, cambierebbero alcune strategie e anche i nomi ipotizzati fin qui resterebbero ipotesi.
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