Il deludente pareggio della Roma con il Bologna ha spazzato via anche quell’1 per 100 di speranza dei giallorossi di agguantare la zona Champions che ora è blindata da quattro squadre. Il Napoli a 70 punti, matematicamente in Champions League, dovrà guardarsi le spalle dalla Juventus che continua a vincere senza meriti e qualità di squadra, ma potrà comunque giocare senza pressioni dopo aver salutato l’obiettivo casuale.
All’Olimpico, diversamente che a Napoli, c’è un fattore – come fa notare Romanews – che è rimasto costante durante tutta la stagione della Roma: l’amore infinito e una passione incredibile che accompagna la squadra di José Mourinho in ogni partita. Allo stadio Olimpico ben 62.988 erano gli spettatori presenti: una certezza per la formazione giallorossa che quest’anno non è mai stata abbandonati dai propri supporters, anzi: nei momenti di difficoltà hanno risposto presente abbracciando la Roma e dando una spinta in più determinante.
Josè Mourinho, tranquillo, pur con un 5° posto in discussione, ha fatto qualche dichiarazione ai microfoni DAZN
Deluso per il risultato?
“Per me è stata una partita con poca qualità, la squadra che voleva vincere non ha fatto tanto per vincere, quella che non voleva vincere ha fatto poco, l’arbitro ha lasciato fare. Ho visto poca qualità”.
Ha influito la stanchezza?
“Certo, la stanchezza e il pensiero al Leicester, giovedì facciamo 14 partite in Europa più le partite in campionato. Il Leicester ha fatto riposare 9 giocatori, hanno giocato solo Schmeichel e Albrighton. Volevamo vincerla, è stata una partita brutta ed è la nostra responsabilità che non abbiamo giocato bene, poi il Bologna non ha fatto altro per aumentare la qualità e l’arbitro non si è adeguato alla qualità dello spettacolo e ha lasciato andare.
Infine, parlando della stampa un tempo da lui definita come prostituzione intellettuale, non ha mancato di indirizzare una frecciata alla Lazio: “Poi se voi volete nascondere il fatto che ieri una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco nel 2022 allora rifatemi questa domanda…“.