
Il Napoli non si accontenta; può andare fino in fondo
La Gazzetta dello Sport ha individuato nella trasferta del Napoli al Bentegodi un punto di svolta e scrive: “Dopo il k.o. col Milan il Napoli poteva accontentarsi di un posto al sole della Champions, lasciando perdere le velleità di scudetto. Invece proprio in Veneto la squadra ha preso consapevolezza che non si vive (e vince) di solo palleggio. E a volte conquistare una partita sporca o in contropiede dà più soddisfazione. Quella vittoria tatticamente e strategicamente è stata propedeutica per questa di Bergamo. E poi c’è quel gol del 3-1, da applausi. Tre passaggi – da Koulibaly ad Elmas, passando per la sgasata di Lozano – ed è gol, partita e Champions”.
Un’analisi da condividere soltanto in parte perché tre questioni sarebbero da approfondire: la prima, sottovalutata, è la forma aggressiva di razzismo che si perfeziona gara dopo gara quanto più il Napoli cresce in autorevolezza; la seconda è quella di capire che cosa si intenda per vittoria “sporca” e la terza è “il non si vive e vince di solo palleggio”.
1)Al Bentegodi il Napoli fu preceduto da uno striscione ben noto che RaiNews Veneto nel sommario dell’articolo così commentò: “Polemiche prima della gara per uno striscione comparso vicino allo stadio, con l’invito degli ultras veronesi a Russia e Ucraina a colpire il capoluogo campano”. Polemiche?
Non è il caso di ipotizzare a situazione invertite che cosa sarebbe successo, ma dopo lo striscione tutta una curva belava come pecore, successivamente da Udine “i soliti ladri napoletani” e a Bergamo è cosa recente. Se tanta inciviltà e ignoranza può far male ai partenopei, nei giocatori può far scattare una scintilla di revanche che si traduce in ardore: così si spiega anche il post di Juan Jesus : “Caso Napoli. Vince una partita difficile anche se molti non se lo aspettavano. E adesso quali altri ‘casi’ possiamo inventarci?! 🧐🤐😂💪💙 #jj5 #jammja #forzanapoli” Jamme…
2)Per definire poi “sporca” una partita occorre che ci sia un vizio di fondo, un arbitro che s’inventa un rigore che non c’è o che una schiena di un difensore faccia carambolare la palla in rete o che tra arbitro e Var ci sia incomunicabilità: e allora quale partita “sporca” ha vinto il Napoli? Quella con la Lazio all’ultimo sospiro perché un arbitro aveva dimenticato il rigore nel fischietto? Il fatto è che il Napoli ha vinto partite “limpide” con minore o maggiore qualità, ma non rubate. E dunque il Napoli ha vinto. Punto.
3)La terza questione riguarda il palleggio: e giusto per aggiornare, il Napoli, dopo Maurizio Sarri, genio del palleggio solo a Napoli, ha cambiato più allenatori e con Spalletti il gioco si è verticalizzato. Tanto per chiarire.
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