
Il Napoli vola a Granada per i sedicesimi di Europa League
Il Granada Club de Fútbol, meglio conosciuto come Granada, non è una squadra dalla storia particolarmente gloriosa – da un punto di vista del palmarès. Dalla sua fondazione, nel 1931, ha militato soltanto per 24 stagioni in Prima Divisione, e non ha vinto nessun trofeo nazionale. Dopo l’era Pozzo, conclusasi nel 2016, la squadra è stata retrocessa in Segunda Division, per poi essere promossa due stagioni fa. Lo scorso anno, gli andalusi sono stati una delle rivelazioni della Liga: 7° posto e semifinali di Coppa del Re. Ed una meritatissima prima qualificazione all’Europa League.
Il giovane allenatore dei biancorossi Diego Martinez ha dato un’idea precisa – ed offensiva – di gioco alla sua squadra. Il merito va anche alla dirigenza, che ha trattenuto i migliori prospetti dalla cavalcata dello scorso anno. Tuttavia, anche il Granada è falcidiato dagli infortuni. Nel corso dell’ultima partita ha perso il centravanti Luis Suarez per infortunio. Ma la lista è lunga, e comprende altri sei giocatori. Contro il Napoli, nel 4-2-3-1 di Martinez dovrebbe giocare Silva in porta; Neva, Sanchez, Duarte, e Diaz completeranno la difesa. Montoro e Milla agiranno in mediana, con Kenedy, Soro e Machis a supporto della punta Molina
Per il Granada sarà un appuntamento con la Storia, e nonostante la caratura tecnica inferiore e le tante assenze, proverà ad imporre la sua filosofia di gioco. Occhio quindi alla difesa degli andalusi, che potrà essere infilata in contropiede dagli azzurri, che peraltro giocheranno con un modulo speculare. Sarà partita vera per gli uomini di Gattuso, date le tante assenze e le fatiche post Juventus. L’Europa League è una competizione sfiancante e difficile, ma sarebbe un peccato non provare ad andare fino in fondo.
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