L’assemblea della Lega B, riunita in videoconferenza, con la partecipazione di tutti i club, aveva annunciato che anche in serie B, dal girone di ritorno in poi ci sarebbe stato il VAR. “È una decisione epocale che rende il nostro campionato ancora più moderno e in linea con le esigenze dei tifosi e dei nostri partner. Ringrazio i club e i miei collaboratori per il lavoro e l’impegno di questi mesi che ha superato anche gli ostacoli provocati dalla terribile pandemia a cui siamo soggetti” , così aveva annunciato il presidente Mauro Balata con grande soddisfazione. Sembrava tutto deciso , sembrava che fosse stata superata la decisione presa il 30 luglio quando la Lega annunciò:” La situazione di crisi determinata dal Covid-19 e le conseguenti problematiche logistiche nella ripresa della stagione hanno determinato l’impossibilità di portare avanti, in questi mesi, il training arbitrale attraverso amichevoli e gare off-line. E’ stato dunque stabilito che la formazione della classe arbitrale proseguirà nella prossima stagione, rimanendo fermo l’utilizzo dello strumento tecnologico nelle gare di playoff e playout 2019/20”.
Invece: invece è arrivata la frenata dal presidente dell’Aia Marcello Nicchi: “A oggi non esiste. Io non ho parlato con il presidente Balata e credo che quantomeno dovremmo essere consultati, visto che chi opera la Var sono gli arbitri. Non solo, il presidente federale Gabriele Gravina mi ha confermato di non essere al corrente della cosa ed è la Federazione a dover approvare una decisione di tale importanza”. Ha poi spiegato: “In un momento così delicato per il Paese, con una pandemia che ha ripreso forza e con dei provvedimenti molto seri appena presi dal governo, è impossibile annunciare l’introduzione della Var che prevede tra l’altro un percorso di formazione specifico. Figuriamoci se non sarei felice di poter introdurre la tecnologia, ma a ora non ci sono le condizioni. Anzi – precisa Nicchi – non darò alcun dettaglio ulteriore per la privacy, ma abbiamo alcuni tra i nostri arbitri in quarantena e quindi in questo momento la priorità è riuscire, tra tutte le difficoltà, a portare a compimento gli impegni previsti”.