
Il processo a Spalletti è iniziato ma gli ottimisti pensano alla sconfitta delle milanesi
Empoli – Napoli è dietro l’angolo e sarebbe molto importante non mancare a questo appuntamento dopo che sono iniziati vari tipi di processi a Spalletti e a giocatori.
La mazzata e la delusione per quel gol al 91° sono percepibili sulla pelle di ognuno e il post di Lorenzo Insigne è tutto un programma: “Quello di ieri è stato un colpo duro per tutta la squadra, ma soprattutto per i nostri tifosi che ci hanno sostenuto tutta la partita!! Adesso a testa alta non molliamo fino alla fine! Forza Napoli Sempre“.
Ancora una volta dai post dei tifosi emergono i catastrofisti e gli ottimisti. I primi temono la tenuta fino alla fine di un posto in Champions; gli altri, quelli del bicchiere interamente pieno fanno questo ragionamento: la Roma vince a San Siro con l’Inter; la Lazio vince contro il Milan e “la cosa” si può ancora fare: Milan 71, Inter 69 e Napoli 70.
Ma piedi a terra, è proprio lo scudetto che va accantonato come idea perché in queste ultime partite occorre ritrovare l’equilibrio, la fiducia e le certezze che hanno caratterizzato la prima parte del campionato. Spalletti voleva il Napoli e in poco tempo è entrato con estrema facilità nei meccanismi e nell’armonia del gruppo. Ha valorizzato, o meglio scoperto le doti di Lobotka offuscate da Gattuso, riscoperto Rrahmani, ha affidato le chiavi della catena di sinistra a Mario Rui, ha dato fiducia a Elmas creando “una squadra sfacciata, di scugnizzi che credano nel proprio talento e lo mettano in pratica con qualsiasi avversario“. Al primo anno è riuscito per tre quarti nella sua impresa, trovando “per caso” l’obiettivo scudetto sulla sua strada, ma in queste ultime 5 partite c’è da recuperare quel meccanismo che si è inceppato per affrontare la ricostruzione del Napoli che sarà, partendo da idee chiare.
Che cosa si imputa a Spalletti? Che cosa imputa De Laurentiis al tecnico? La parole di Spalletti in conferenza stampa sono state chiare: “De Laurentiis mi brontola sempre perchè sostituisco troppo tardi o perchè ho sostituito chi non dovevo. Con i cambi ognuno vede quel che vuole”. E se i cambi sono stata l’arma vincente nella prima parte di campionato, nella seconda l’hanno tradito. Piotr Zielinski così come Demme non sono dei brocchi, tutt’altro, ma c’è qualcosa che blocca la mente e le gambe. Innesti sbagliati? Forse sì, ma era il Napoli tutto che arrancava senza avere la forza di fare possesso.
Che i tifosi ottimisti vogliano sognare anche domenica è legittimo, ma sarebbe più importante rivedere la squadra con le idee chiare e con giocatori schierati nel proprio ruolo.
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