Contropiede Azzurro

Marciniak, l’arbitro della discordia

Ieri sera il sogno di proseguire la strada Champions con quattro squadre italiane si è infranto a San Siro prima e al Gewiss Stadium più tardi. Inaspettato? Considerate le avversarie, era lecito sperare che almeno una delle due potesse raggiungere gli ottavi di finale considerando il favore dello stadio amico. Niente da fare invece con qualche rimpianto soprattutto per i rossoneri che non possono certo ringraziare Theo Hernandez per un tuffo degno di migliori spettatori.
Se per l’Atalanta c’è da registrare una notte da incubo dove tutto, ma proprio tutto è andato storto, finanche un rigore sbagliato da Lookman, non così per il Milan che aveva pareggiato i conti dopo 36 secondi dall’inizio. Un primo tempo alla carica con occasioni sprecate, ma con le carte in regola per poter superare il turno. Invece il testarosa Theo ha sfidato l’arbitro, i tifosi, la dirigenza rossonera ed ora sono tutti a casa.
Eh sì, l’arbitro, stavolta ha visto giusto: l’arbitro di nome Marciniak sventola a Theo il secondo giallo e lo sbatte fuori. Marciniak, arbitro di grande esperienza e tenuto in grande considerazione dall’UEFA, già nel passato aveva diretto – con successo – gare dei rossoneri, ma ieri sera Theo Hernandez l’ha fatta grossa e Marciniak non ha avuto dubbi né sul primo giallo, (Theo reagisce con una trattenuta Moussa), né sul secondo, per simulazione in cerca di un rigore. Ora più che mai il francese è ai margini del progetto e i tifosi lo attaccano senza scusanti per aver privato il Milan del possibile approdo agli ottavi e quindi ad un altro tesoretto.
Ma non fu così per il Napoli quando a Fuorigrotta incontrò un Milan che potette contare sulla svista proprio di Marciniak che graziò Leao per un fallo inequivocabile su Lozano negando il rigore sullo 0-0. Non è stato un bel vedere ieri, non lo fu allora.