
Il tormentone continua: Dzeko-Milik-Under
Uno dei capolavori di Camilleri è stato “La pazienza del ragno”: una tela sottile attraversata da fili sottilissimi sembra essere lo specchio della vicenda di mercato che vede tre protagonisti con comprimari quali Milik, Under e Dzeko guidati dalle sapienti mani di Giuntoli, Fienga e Paratici: supervisori, De Laurentiis, Agnelli e Friedkin. Da oltre un mese Milik attraverso uno dei suoi agenti, il napoletano Sommella, aveva chiuso l’intesa con Paratici per un quadriennale da 4,5 milioni di euro; da oltre un mese Giuntoli aveva chiuso per il passaggio di Under al Napoli.
Intanto Sarri è stato messo alla porta e Pirlo non rivela del tutto le sue intenzioni, tuttavia l’aver salutato senza complimenti Higuain e dovendo rispondere di alleggerire la società di ingaggi pesanti, avrebbe fatto mutare la valenza dell’accordo virando su Dzeko piuttosto che su Milik. Nulla è ancora deciso anche perché in questo anomalo mercato post-covid, si punta a scambi più o meno onerosi piuttosto che su cash che non c’è. Lo stesso Milik sarebbe stato dato in cambio di Bernardeschi (Romero è stato affibbiato all’Atalanta) e forse Cuadrado, ma Pirlo ritiene il colombiano incedibile e Berdardeschi vuol dimostrare d’essere incedibile.
Così si è completata la tela del ragno con un’altra ipotesi, ovvero il passaggio di Dzeko in bianconero e quello di Milik in giallorosso; al Napoli Under e un promettente centrocampista 19enne, Alessio Riccardi, praticamente ignorato da Fonseca. Ma se questi sono i protagonisti della partita a scacchi, non c’è accordo sulle cifre: il Napoli non sarebbe disposto a cedere Milik in cambio di Under e Riccardi, ma vuole un conguaglio di oltre 10 milioni che la Roma riceverebbe cedendo Dzeko. Intanto Under dai 2,5 milioni che guadagna con la Roma tenderebbe a chiedere circa 4 milioni e Milik non accetterebbe i 4 milioni offerti dalla Roma. Il mercato è ancora in stallo e Giuntoli ha letto la pazienza del ragno tante volte.
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