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Il treno dei bambini di Viola Ardone

Il treno dei bambini è il libro di un viaggio e di scoperte. Non solo un viaggio da Sud a Nord, ma anche un viaggio dell’anima, alla scoperta di un qualcosa mai visto e mai sentito prima.

Non tutti sanno che, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Partito Comunista, grazie ad un gruppo di donne organizzò dei treni speciali da Sud a Nord, per far giungere bambini tra i 7 e i 12 anni, a volontari che accettavano di prendersi cura di loro, sostituendosi alle famiglie di provenienza e salvandoli, di fatto, dalla difficile vita di stenti dell’immediato dopoguerra.

Molti di quei bambini, scelsero di non ritornare più –  se non raramente  – ai luoghi d’origine, proprio come il protagonista del romanzo, il piccolo Amerigo Speranza, scugnizzo napoletano ritrovatosi improvvisamente a Modena, accudito da una famiglia amorevole.

Affetto, istruzione, cibo caldo, abbracci, senso di normalità, Amerigo trova una vita a misura di bambino, a differenza del passato vissuto fino a poco prima assieme a mamma Antonietta, donna severa e per di più chiusa in sé stessa.

Insomma, grazie ad una narrazione delicata, Il Treno dei bambini arricchisce lo spirito perché è una lettura semplice e vera ma, al tempo stesso, drammaticamente profonda e struggente. Un libro che si snoda attraverso il racconto – e gli occhi – di un piccolo protagonista di appena 7 anni. Amerigo – il cui senso di colpa affiorerà lentamente lungo il romanzo per esplodere in età adulta –  non è altro che un bambino che scopre semplicemente la normalità e trova – nonostante tutto – la forza di cambiare il proprio destino, per sempre. Da leggere.

Comments (1)

  1. Ho letto anche io con molto piacere questo libro davvero poetico.La scrittrice ha saputo dar voce dad un bambino splendido .La lettura é piacevolissima. Complimenti alla bravissima insegnante e scrittrice Viola Ardone.

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