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Il VAR a chiamata? Non per il prossimo campionato

 

Sarà possibile il VAR a chiamata dal prossimo campionato? Sul tema è intervenuto su Twitter l’ex arbitro Luca Marelli: “Non è un mistero: sono da sempre a favore perché la tecnologia deve essere al servizio del calcio e, pertanto, anche delle squadre e non solo a disposizione degli arbitri. E’ possibile introdurlo dalla prossima stagione come ipotizzato? Risposta: No. Per poter introdurre il VAR a chiamata è necessaria una modifica del protocollo e del regolamento.

Questa modifica non può essere decisa dalla federazione singola ma solo ed esclusivamente dall’IFAB, l’unica istituzione che può procedere a tali modifiche. Per la stagione 2022/2023 l’IFAB ha già deliberato per alcune modifiche del regolamento (molto marginali, ne parleremo dall’1 luglio) senza cambiare nulla di VAR e protocollo. In linea di massima è impossibile l’ipotesi di VAR a chiamata dalla prossima stagione, al limite. si può ipotizzare un panel di discussione all’interno dell’IFAB su sollecitazione della Federazione per valutarne l’introduzione dalla stagione 2023/2024″.

Anche la sola richiesta del VAR a chiamata (Challenge) significa che la Lega Serie A con il nuovo Presidente Lorenzo Casini ha iniziato a considerare la possibilità di cambiare le regole e, proprio Casini, durante la trasmissione ‘La Politica nel Pallone’ ai microfoni di Rai Gr Parlamento a proposito del VAR , ha detto: “ Una che trovo ragionevole è quella del challenge”. “Dare la possibilità, anche solo una volta o due, alle squadre di rivedere una determinata azione penso sarebbe un segnale di apertura che non dovrebbe creare troppe complicazioni in merito alla durata delle partite”. “L’equivoco di fondo, però, credo sia rappresentato dal fatto che il VAR non è la moviola,  mentre anche nella percezione dell’opinione pubblica è stata intesa come moviola in campo e non come semplice assistenza all’arbitro”.

E’ un’idea da vagliare e valutare perché la possibilità di un Challenge come  possibilità in più concessa ai tecnici, aumenterebbe i tempi di pausa e quindi dovrebbe essere considerata anche la possibilità del tempo effettivo.

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