
In Brasile, a Rio de Janeiro, da luglio potrebbe tornare il calcio
Con la pandemia del Coronavirus che si avvia ad essere “sottocontrollo” in alcuni paesi d’Europa, il calcio è ripreso: prima in Germania, poi in Portogallo, a breve anche Inghilterra, Spagna ed Italia. Così, tutti i top campionati del continente potranno ricominciare e continuare. Però, la vera sorpresa, arriva dal Brasile. Nel momento in cui il Paese attraversa il peggior momento di questa pandemia, quando i morti superano da quattro giorni consecutivi i mille al giorno, il governatore di Rio de Janeiro ha deciso che il calcio può riprendere, a partire già da luglio.
Per di più, la decisione prevede la presenza di 1/3 della capienza di pubblico negli stadi di São Januário, Maracanã e Engenhão. La perplessità sulla decisione nasce dal fatto che, solo allo Estado di Rio de Janeiro, sono già più di 63 mila i casi positivi e quasi 6500 i morti. Ma, per la politica la pandemia a Rio de Janeiro è in calo. A quanto pare, non sono servite a nulla gli otto casi positivi tra i giocatori del Flamengo ed i 16 positivi del Vasco da Gama (quest’ultimi annunciati pochi giorni fa). Non è servita a nulla neanche la volontà espressa pubblicamente da Fluminense e Botofogo di non scendere il campo in questo momento. Nonostante tutte queste avversità, la politica tira dritta per la sua strada e pensa di far riprendere il calcio.
Ma, da una riunione della Federcalcio brasiliana, sembra che questo scellerato tentativo sia stato bloccato. Come si suol dire da queste parti per le telenovelas: “siamo in attesa delle prossime puntate”.
Rodrigo Mazzeo
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