Le partite amichevoli sono una gran “rottura” ma con un tecnico nuovo, ciascuno deve dimostrare qualcosa. Bene Lorenzo Insigne che ha giocato come vestisse ancora la 10 della Nazionale perché con quella maglia doveva parlare al presidente attraverso il suo linguaggio: l’unico che conosca veramente bene. Ha finito la partita con il Pescara sfinito, ma negli occhi c’era tutto un lunghissimo discorso di un giocatore che dal 16 settembre 2012 veste la maglia numero 24.
Ora a trent’anni riesce a mettere insieme Zeman, Mazzarri, Sarri e Mancini per proporsi come un giocatore che può fare la differenza. E Lorenzo Insigne vorrebbe fare la differenza nel Napoli se il Presidente glielo consentisse. In più deve piacergli molto il gioco di Spalletti che gli consente di scattare nella profondità con Osimhen che rifinisce. Occorre ancora un po’ di tempo per definire al 100 per 100 quel che il professore vuole, ma quel che si vede è già molto promettente. Non si vedono più retropassaggi e passaggi di fraseggio, ma l’idea è sempre quella di verticalizzare con il capitano a scattare e proporre, accorciando così anche l’asse su cui muoversi. Roberto Mancini, a bassa voce, aveva detto più volte che un Insigne costretto a tornare per difendere veniva penalizzato: ma Gennaro Gattuso, urlando, non riusciva a sentire.
Del contratto in scadenza se ne parlava da tanto tempo, ma nessuno pensava che il Presidente mettesse sul mercato il capitano azzurro senza un faccia a faccia. Possibile che dopo quasi due anni pesi ancora l’ammutinamento? Possibile non rivedere quell’episodio con le percentuali di colpe? Possibile pensare di cedere Insigne magari all’Inter rinforzando una rivale?
Il bilancio in rosso è una situazione che De Laurentiis vive molto male ma non dando ossigeno ad una squadra che vale molto potrebbe sottrarre altre fonti naturali quale i tifosi in tribuna. Anche per i tifosi i bilanci familiari (con cifre senza zeri) sono in rosso per la crisi covid, ma un Napoli che punta ad un obiettivo con le armi giuste, può affollare nuovamente il Maradona.