Contropiede Azzurro

In serata si saprà finalmente quando (e se) ripartirà il campionato

Il Ministro Spadafora incontrerà nel pomeriggio le componenti federali guidate dal presidente FIGC, Gabriele Gravina per dare una risposta definitiva circa la ripresa del campionato. Decisivo è il responso del Comitato Tecnico Scientifico, recepito dal ministro che avrà il compito di una valutazione complessiva. Tutte le ipotesi portano a pensare che si riprenda, ma c’è da tener conto anche di un possibile stop al campionato che per Gravina sarebbe inaccettabile:

“Se non si riparte subito, danno irreparabile al calcio italiano – ha ricordato il presidente della FIGC in un intervento pubblicato sul magazine “Riparte l’Italia” –  abbiamo già perso 500 milioni di euro. Occorre difendere 100 mila lavoratori, 1,4 milioni di tesserati, 4,7 miliardi di fatturato. Il calcio – ha ricordato Gravina – rappresenta uno straordinario fattore sociale ed economico, un ineguagliabile generatore di entusiasmo. Il calcio in Italia è lo sport più rappresentativo e coinvolge 4,6 milioni di praticanti, con circa 1,4 milioni di tesserati per la FIGC, di cui 833.000 calciatori tesserati nell’ambito dell’attività giovanile (circa il 20% della popolazione italiana maschile tra i 5 e i 16 anni risulta tesserato per la Federcalcio). Ogni anno in Italia si disputano circa 570.000 partite ufficiali, ovvero 1.600 partite al giorno (una ogni 55 secondi). Dati che si traducono in una realtà economica, ovvero con un   fatturato diretto generato dal settore calcio  stimabile in 4,7 miliardi di euro.”

Basterebbero queste cifre a convincere il ministro a far ripartire anche l’industria calcio. C’è da attendere ancora qualche ora per sapere se o quando: in tanti hanno ipotizzato il 13 giugno come data d’inizio almeno per le partite da recuperare, ma molti interrogativi dovranno essere sciolti a proposito della Coppa Italia e del mercato. Resta l’incognita, decisamente la più delicata, delle decisioni da prendere in caso di un giocatore risultasse positivo.

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