Tutti pazzi per Robin Gosens accolto dalla delegazione della Curva Nord che si è presentata al nuovo giocatore dell’Inter. Quasi una risposta alla Juventus dopo il colpo Vlahovic per affrontare le prossime 15 partite senza timori. Atalanta e Inter si sono strette la mano dopo aver raggiunto l’intesa totale su cifre e formule dell’operazione: Gosens si trasferirà a Milano in prestito per 18 mesi con obbligo di riscatto al primo evento di gennaio 2023 (prima presenza o primo punto) per un totale di 25 milioni di euro più eventuali ulteriori 3 milioni di bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi personali e di squadra. Il tedesco, invece, ha firmato un contratto di 4 anni e mezzo a circa 2.5 milioni di euro a stagione più bonus. Un accordo che ha reso furibondi i tifosi del Chelsea che aspettavano un rinforzo di un esterno sinistro visto l’infortunio di Chilwell e che ha fatto dire loro “Hey Inter, se vuoi ti ridiamo anche Lukaku”
Un percorso, quello dell’Inter iniziato con Gosens ma che continuerà puntando su Scamacca e Frattesi.
“Siamo davanti e se si vuol restarci è giusto puntellare e intervenire pensando anche ai prossimi anni”, dice intervenendo a Tuttomercatoweb.com Adriano Piraccini, ex centrocampista nerazzurro. “Gosens era opportuno prenderlo anche perchè Perisic forse non rinnoverà. Ci voleva un’attenzione particolare per quel ruolo e meglio di così non si poteva fare, è stato un bel colpo. Spero che Gosens ora non abbia altri problemi fisici e che torni quello di prima. Caicedo invece può essere un’opportunità in più visto anche lo stop di Correa. Dzeko comunque, voglio sottolinearlo, è un giocatore troppo importante per la squadra”.
E l’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali al termine dell’Assemblea di Lega, ha risposto a qualche domanda dei cronisti che hanno chiesto: “Su Frattesi e Scamacca dubbi sulla permanenza al Sassuolo a gennaio?
“Per il momento no, però manca ancora qualche giorno. Vediamo un attimo, sicuramente abbiamo un po’ di richieste. La nostra intenzione è quella di trattenerli ancora e poi se ne parlerà più avanti”.