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Inter –Napoli, semifinale di Coppa Italia, purchè sia partita vera

Il Napoli fu scippato di uno scudetto due anni fa ed ora è stato scippato della speranza di una possibile rimonta. Il Napoli di quest’anno ha grossi limiti nella continuità di prestazione anche nell’arco della stessa partita, nella linea difensiva che non accorcia, nella scarsa finalizzazione pur costruendo, nella fragilità a reagire.

Sin da settembre si è temuto un anno difficile ma il Napoli, diversamente da “altra” big,  viene fischiato e criticato al di là dei demeriti  ben evidenti. In tanti sono convinti che sarebbe stato l’anno buono per gli azzurri  quando, a 91 punti, furono secondi, ma i signori Nicchi e Rizzoli mettono in dubbio ogni certezza.

I più critici sono proprio i tifosi azzurri amanti del bel gioco e, proprio per questo, incapaci di guardare al di là del risultato di domenica e di tutti gli altri.  In sintesi, se Giua avesse concesso il rigore come da regolamento, il Napoli sarebbe (al 98 per cento) andato sul 2-2 e chissà quale sarebbe stata la conclusione.   Stesso discorso per la gara con il Torino, il Cagliari, l’Atalanta, il Genoa : quanti i punti legittimi sottratti? Una nenia è quella del rigore concesso a Mertens contro la Fiorentina alla 1° giornata che va ad annullare il rigore concesso per fallo di mano di Zielinski. Il Napoli avesse vinto con il Lecce per giusti interventi arbitrali, sarebbe uscito tra gli applausi. Invece.

Al di là del risultato: il Napoli gioca male come la Juventus. Prende gol assurdi come la Juventus. Il Napoli produce poco ed ha un gruppo che non gioca sempre da squadra. Come la Juventus. Il Napoli ha da reclamare molti torti arbitrali documentati ed ha battuto un sol calcio di rigore a risultato acquisito. Non come la Juventus.

Sono fatti.

Questa sera, a San Siro dirigerà il signor Gianpaolo Calvarese di Teramo con il quale il Napoli mai ha perso e soltanto per meriti propri. L’ultima sua direzione è stata Napoli-Genoa 0-0: il Napoli uscì tra i fischi degli spettatori che avevano visto un Napoli poco arrembante sottovalutando un gol di Insigne delegittimato da un Lozano che per fatti suoi se ne stava in fuorigioco. Ma, peggio, Calvarese negò un rigore solare  –  per altra big -ritenendo il gomito di un genoano un appendice della palla. E non è stato il tifoso di bar sport a dirlo mentre beve un caffè amarissimo, ma la Gazzetta dello Sport che scrive: “ Al 58° Mertens calcia su punizione,  Lerager in barriera salta e tocca la palla col braccio davanti al viso”.  Per l’occasione si è discettato sulla volontarietà o involontarietà. Ancora esiste questo parametro?  Andando avanti senza statistiche e numeri, chiunque ricorda l’abbraccio a Llorente in area non visto, né i fatti di Napoli- Atalanta di cui Ancelotti chiese ragioni direttamente a Rizzoli. Son punti scippati da chi? Perché?

Paolo Ziliani su “Il Fatto Quotidiano” col titolo” L’ambigua scalata di Nicchi il duce” ha scritto: “Perché il calcio italiano è diventato questa indegna cosa cui ogni giorno ci tocca assistere? Perché i fatti succedono senza che nessuno ci faccia caso; anche se sono importanti; anche se produrranno conseguenze irreparabili. Come nel 2009 quando Marcello Nicchi diventa presidente nazionale AIA….”

Coerenza cercasi …che non c’è. Da parte di Nicchi e Rizzoli si dovrebbe piuttosto chiedere scusa ai tifosi e togliere il disturbo.

Diana Miraglia

 

Comments (1)

  1. Purtroppo come i re medievali,gli arbitri si sentono infallibili e quindi inattaccabili perchè ritengono che la loro autorità derivi da una investitura divina e non dalle decisioni dei rappresentanti di lega.- Sono inoltre molto permalosi perchè poco intelligenti e non accettano critiche di nessun tipo anche quando sbagliano.- Bisognerebbe evitare perciò frasi del tipo”senza di noi potrebbero solo andare in Cina a zappare la terra”

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