Per Inzaghi e Spalletti le ventiquattrore più importanti per studiare il piano di battaglia. Perché Inter-Napoli sarà una battaglia molto importante in ottica futura. Inzaghi dovrà fare a meno di Alexis Sanchez dopo l’infortunio accusato durante Cile-Ecuador e dovrà arrendersi all’indisponibilità di De Vrij anche lui infortunatosi in nazionale. Molto ottimismo invece per i miglioramenti di Bastoni e Dzeko che saranno in campo domenica.
Spalletti ieri ha lavorato con la squadra (quasi) al completo con il ritorno in gruppo di Malcuit e Manolas. Resta in infermeria Adam Ounas al quale dopo gli esami clinici e strumentali è stata diagnosticata una elongazione del muscolo retto femorale sinistro.
Per Luciano Spalletti sarà la prima volta da ex a San Siro e ci arriva da imbattuto dopo 12 partite. L’ipotesi è la formazione-tipo con Ospina tra i pali e il solito reparto difensivo che si opporrà all’attacco più prolifico ma che ha anche accusato qualche problema: Correa, Dzeko, Lautaro. Ma Spalletti sa che Lautaro quando vede azzurro è come un toro che veda rosso e non si sa ancora il Napoli con quale maglia scenderà in campo. Sua la sua prima rete in Italia contro il Napoli nel dicembre del 2018 e aspetta proprio gli azzurri per tornare al gol dopo un mese di digiuno (2 otobre rigore contro il Sassuolo).
Altra grande battaglia sarà a centrocampo: Barella, stanchissimo, ha sudato quanto Insigne e Di Lorenzo in Nazionale ma saprà ricaricarsi con Brozovic a sostegno. Sulle fasce Perisic e Darmian cercheranno di stringere; ma Anguissa e Fabian Ruiz con Zielinski pronto a sganciarsi o ad arretrare dovranno limitare le incursioni. Punta di diamante degli azzurri sarà Victor Osimhen tornato dalla Nazionale con un bottino importante avrà di fronte Ranocchia (e non De Vrij) a limitare la corsa. Esterni offensivi Insigne e Politano (in vantaggio su Lozano) almeno per il primo tempo. Cinque i campi a disposizione per dare linfa in attacco con Elmas, magari Petagna e soprattutto Dries Mertens che lo scorso anno, proprio a San Siro si fermò.
San Siro aspetta con 57mila spettatori che dovrebbero essere tutti di parte essendo stato vietata la trasferta ai partenopei: ma i napoletani a Milano silenziosamente per ora, vorranno far sentire che il 12esimo uomo è sempre presente.