Contropiede Azzurro

Estonia-Italia, ma si pensa alla partita con Israele

La Nazionale italiana si è ritrovata a Coverciano consapevole della responsabilità non solo sportiva che questo turno assegna agli azzurri. Preoccupa la partita di martedì contro Israele minando la concentrazione per la partita di sabato contro l’Estonia.

Udine, la città che dovrà ospitare la partita, è già blindata e c’è l’allerta ordine pubblico per timore di proteste pro-Palestina. Pur essendo determinante la partita, sono stati venduti soltanto 4mila biglietti per uno stadio che potrebbe ospitarne cinque volte coloro che entreranno. Valore Sportivo- Valore Umano per una miscela di sentimenti contrastanti: il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni ha detto all’Ansa “Non sarò presente allo stadio Friuli per la partita Italia-Israele, in programma lunedì 14 ottobre” ed ha riferito di averlo comunicato anche alla Federcalcio, alla quale ha reso noto che parteciperà, invece, “alla veglia serale di preghiera per la pace, presieduta dall’Arcivescovo di Udine, monsignor Riccardo Lamba”, in programma nel pomeriggio dalle 18 alle 20.

Anche Gattuso non appare sereno: “Dirò solo di lavorare bene e cercare di non farsi influenzare.  Non si respira una bella aria, penso alla gara di Udine con Israele, ci sono tante pressioni, bisogne farci trovare pronti. E’ un dato di fatto che a Udine ci sarà poca gente – ha detto il ct azzurro – La capisco e comprendo la preoccupazione. Dico che mi fa male al cuore vedere quanto sta accadendo però noi questa partita dobbiamo giocarla altrimenti perdiamo 3-0 a tavolino. Non possiamo dire che l’ambiente è sereno, dentro lo stadio ci saranno 5000 persone e fuori 10.000″.   Gattuso ha poi  ribadito che “visto che dobbiamo e vogliamo andare al Mondiale servirebbe un clima di maggiore entusiasmo”.