
Je so’ pazzo, je so’ pazzo, il Barcellona accolto dal rumore di Napoli, mentre Gattuso ha fiducia nel fermarli
Scendono dall’aereo sulle note di je so’ pazzo: i marziani blaugrana sono stati accolti dai tifosi partenopei da cori, applausi e canzoni napoletane lungo il percorso che li ha portati fino a via Medina e mentre entravano in Hotel. ” Olè, olè, olè Messi, Messi” urlando a una voce per accogliere chi continua a far vivere la storia.
E Insigne, in conferenza stampa, accanto al mister, gli dà il benvenuto, a modo suo: “Messi è attualmente il più forte, ma niente paragoni con Maradona che per noi è sacro. Spero di segnare, ma va bene anche un gol di Ospina se otteniamo un risultato positivo. Mi sento leader grazie a Gattuso, ci ha dato fiducia e ci aiuta con la sua esperienza. Sappiamo di affrontare una squadra di campioni, ma anche il Liverpool lo è e ha perso al San Paolo”.
Né sfacciati, né timidi: qual è l’attesa? “La viviamo serenamente, sappiamo di affrontare una grande squadra e dobbiamo prepararla nel migliore dei modo. Poi sappiamo che non hanno solo Messi, anche se lui è il numero uno. Non so cosa sia successo lì, ho letto che hanno avuto dei problemi ma penso che non ne abbiano più dopo aver visto la partita contro l’Eibar.”
E Gennaro Gattuso, durante la conferenza stampa, rivive il suo difficile percorso da allenatore e affronta l’oggi con consapevolezza: “Prima di questa partita, stamattina mia moglie mi ha preparato un caffé e ho pensato a tutto ciò che ho fatto da allenatore. Credo che tutti i sacrifici col mio staff li abbiamo fatti per giocare una partita così importante. So che affrontiamo una grandissima squadra, devo ringraziare la squadra e Ancelotti perché io non ho fatto nulla. L’emozione c’è, c’è grande preoccupazione perché al Barça mancano calciatori ma con Setién è tornato a fare le cose del passato. Domani servirà una grande partita in entrambe le fasi, ma soprattutto quando abbiamo palla”.
Ma come fermare Messi? “Su Messi ho letto gabbie e non gabbie, ma a noi serve la partita collettiva. Non c’è solo lui. Da tanti è ritenuto il migliore al mondo, per come ha vissuto tutta la sua carriera. E’ sempre perfetto, mai una parola fuori posto, è un esempio per tutto. Fa cose che vedo fare solo a chi gioca alla play station. Ha una qualità incredibile e da anni è il più grande di tutti i tempi”.
E’ importante la qualità del singolo? “Se la mettiamo a disposizione, serve. Ma se pensiamo di vincere la partita con individualismo, non serve. Domani va fatta una partita con la palla e una senza la palla. Domani il rischio è quello di avere la qualità quando palleggi al punto da metterli in difficoltà”.
Gattuso ha fiducia? ”Ne ho sempre avuta nella squadra ma all’inizio ho sottovalutato che c’era qualcosa che non andava: davamo troppo campo agli avversari senza annusare il pericolo. Ora siamo più compatti e lavoriamo tutti insieme”.
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