Contropiede Azzurro

Assalto alla vetta, Juventus-Atalanta

‘AG4IN’, il film che narra la stagione del quarto scudetto del Napoli è anche lo specchio (seppur molto parziale) di quel che accade nello spogliatoio, da sempre considerato un sacrario inviolabile. Quel che si dice, come si esulta, come si esalta: e tra le tante verità nascoste anche quella di Antonio Conte che confessa di guardare – eccome – il percorso delle altre squadre contrariamente a quanto dice in conferenza stampa.

E allora anche se il campionato è appena iniziato, uno sguardo alla classifica è d’obbligo ancor più quando l’alta quota può subire variazioni.

Per la 5^ di campionato, oggi è in programma Juventus-Atalanta alle 18 e Cagliari-Inter alle 20,45. Se per l’Inter a 6 punti, una vittoria a Cagliari segnerebbe l’inizio della rincorsa, per la Juventus a 10 punti una vittoria con la Dea significherebbe restare incollato al Milan in caso di vittoria, ma comunque nel tris delle vincenti anche in caso della vittoria del Napoli.

E allora, pur non dovendo pensare che Milan-Napoli significhi sfida scudetto, sarebbe “fieno in cascina” per tempi difficili.

Allegri e Conte si ritroveranno domenica sera dopo 12 anni quando Conte, alla guida della Juventus vinse per 3-2 contro il Milan di Allegri per poi darsi il cambio panchina. Ma oggi entrambi sono profondamente cambiati perché entrambi, nelle lunghe pause, hanno studiato, si sono aggiornati e vogliono  restare vincenti

Il mondo Milan, con Max Allegri è profondamente cambiato, come ha dichiarato Peppe Di Stefano a Sky Sport: “Il Milan è stato totalmente ribaltato. Il tecnico ha cambiato il ritmo a Milanello e soprattutto in campo, ridando delle certezze. Ha semplificato il mondo Milan: orari di allenamenti certi, con giorni di riposo concessi che si vinca o che si perda, con un lavoro ordinario lungo e profondo caratterizzato da tanti doppi allenamenti che al Milan non si vedevano da tanto tempo. È tornata una cultura del lavoro che sembrava persa. Alla fine i risultati sono arrivati subito: quello che fa più felice il mondo Milan non sono le cinque vittorie in stagione ma che la squadra ha ripreso consapevolezza di quello che era. Un discorso simile a quello fatto l’anno scorso per Antonio Conte al Napoli. Allegri è il leader massimo a Milanello: decide e comanda lui.