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Juventus: bilancio al 30 giugno 2022 stimato un rosso di 140 milioni

Domani il CdA della Juventus approverà la semestrale da cui si avranno indicazioni più precise sui conti del club bianconero per la stagione 2021/22; tuttavia, il bilancio al 30 giugno 2022 è già stimabile con buona approssimazione come spiega Il Corriere dello Sport.

Juventus perdita 2021 2022 – I ricavi

Calcio e Finanza calcola che i ricavi operativi dovrebbero chiudere a 440/450 milioni, dando per scontata l’apertura degli stadi almeno al 75% da marzo e supponendo che la Juventus superi il Villareal negli ottavi di Champions League. Se i bianconeri passeranno anche i quarti, il premio UEFA – che con il passaggio ai quarti toccherebbe un minimo di 89,3 milioni di euro  si arricchirà ulteriormente.

Passando ai costi, le voci principali restano quelle della rosa: stipendi e ammortamenti. I primi, con le ultime operazioni, sono stimabili in 235-250 milioni, inclusi emolumenti dei tecnici, Under 23, calciatrici, premi stimati e 9 milioni per due mesi di stipendio di Cristiano Ronaldo (luglio-agosto). Il livello “normalizzato” del monte stipendi nel biennio scorso si è aggirato sui 275 milioni. Nei primi 3 mesi (al 30 settembre 2021) il costo per stipendi dei tesserati era già a 96,2 milioni ma includeva i 2 mesi di CR7 e forse i premi di risultato della stagione scorsa.

Passando agli ammortamenti, questi dovrebbero scendere a 155-165 milioni dai 177 milioni dell’anno precedente. Risulterà tangibile il risparmio su Ronaldo (29 milioni) ma solo i sei mesi di Vlahovic incideranno per 9 milioni mentre la Juve continua a spesare vecchi acquisti di giocatori in prestito presso altri club: Douglas Costa (11), Pjaca (3,6), Rovella (6,7), Demiral (3,9). Presenti inoltre altri ammortamenti pesanti (da Bonucci a de Ligt, per esempio).

Stando così le cose, la perdita 2021/22 è stimabile in 140-155 milioni se non ci saranno plusvalenze e se la Juventus passerà il turno di Champions. La cifra era già pari a 64,7 milioni al 30 settembre. Senza plusvalenze – spiega Alessandro Giudice –, il club finirà in perdita anche nel biennio successivo (2022/24). Essendo difficile ipotizzare un’impennata del fatturato, servirà un lavoro paziente per ridurre il monte ingaggi ben sotto i 200 milioni e almeno 80/90 milioni di plusvalenze, nel prossimo biennio.

Juventus perdita 2021 2022 – La cassa

Sul fronte della cassa, invece, i bianconeri hanno superato le tensioni finanziarie che l’estate scorsa avevano portato a non rispettare l’indicatore di liquidità, richiedendo l’iniezione d’urgenza da parte di Exor di 75 milioni, perché l’aumento di capitale consente di dormire sonni tranquilli avendo abbattuto il debito. Uno stile di gestione ispirato alla sostenibilità dovrebbe consentire di mantenere abbondanti riserve di liquidità.

La dirigenza, inoltre, farà molta attenzione a evitare gli eccessi del passato (Ronaldo, De Ligt, Ramsey, Rabiot, Douglas Costa per citare i più eclatanti). Nonostante le riserve di cassa, la rosa non sarà potenziata a qualsiasi costo, non certamente con la logica incrementale di aggiungere grandi campioni a un organico già competitivo. Fonte, Calcio e Finanza

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