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De Bruyne: ” Voglio arrivare a 25 titoli”

In un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport, Kevin De Bruyne rivela  perché ha scelto Napoli; Guardiola e Conte allo specchio; quel che manca ancora ai suoi trofei. Queste le sue riflessioni:

Guardiola e Conte: “Sono due modi diversi di giocare. Pep è un po’ più attento al controllo della palla e al possesso, mentre Antonio è un po’ più strutturato nel gioco e punta molto sulla mentalità. Pep lavora più sulla zona. Ci sono un paio di cose diverse, ma ogni allenatore ha i suoi principi e le sue caratteristiche”.

La sua scelta: “Onestamente c’erano anche altre opzioni, ma dopo aver parlato con mia moglie e i miei figli ho pensato tra me e me che questa fosse la migliore. Ho valutato tutti i fattori, lavoro e vita, carriera e futuro. Tra l’altro è la squadra che ha vinto il campionato, una squadra incredibile, e avendola sfidata in Champions so cosa si prova.

I tifosi: “Conosco i tifosi, la loro passione e il loro sostegno. Quindi Napoli mi ha trasmesso la sensazione più bella; non sono un sognatore e questo non è un sogno. Io sono un giocatore e questa è la realtà. Davanti ci sono undici mesi e non è il caso di sognare su ciò che forse arriverà in futuro: puoi vincere se lavori duro.

Obiettivo? Io voglio vincere tutto, certo, ma so che è molto difficile e so che bisogna soltanto lavorare senza fermarsi mai. Come individui e come squadra. Spingi più che puoi e alla fine vedremo quale sarà il risultato. Il Napoli è forte, c’è tanta qualità. L’anno scorso, del resto, i ragazzi hanno vinto lo scudetto, ma ovviamente quest’anno partirà una nuova sfida e vincere di nuovo sarà difficile. Però penso che si possano fare buone cose, sono venuto per questo, perché io credo in questa squadra. Ha una buona struttura e un buon allenatore. E sono ottime basi.

Che cosa manca nella carriera: ” Ho vinto 24 quattro titoli in carriera e voglio arrivare a 25, con Conte credo che ce la farò. Non ho incontrato molte volte Manna, l’ho visto in un paio di occasioni a Manchester, è venuto a casa mia, e per il resto ha parlato con i miei avvocati e cose simili. Poi mia moglie è stata a Napoli per farsi un’idea. Una procedura normale”.

E poi si parla di Maradona….: “Una Leggenda. Leggenda di questo gioco. Avendo giocato prima di me, ho potuto vederlo solo attraverso i filmati, è molto importante nella storia del calcio e per tutto quello che ha fatto per il movimento. E poi lo è moltissimo per Napoli”.

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