
La cavalcata trionfale del Benevento
C’era una volta una favola. La fiaba meravigliosa di una squadra di calcio che in pochi anni passa dalle serie minori alla Serie A. Un gruppo giovane ed inesperto che, però, dopo il doppio salto mortale – prima in B e poi in A – prende una doccia fredda e…ripiomba, mogia mogia, in Serie B.
Ma le favole, si sa, hanno spesso un lieto fine e il club sannita, fondato per la prima volta nel 1929 (…e che fino al primo arrivo in Serie A nel 2017 non aveva mai superato la terza serie) laggiù in B non ci vuole proprio stare. E oggi, a suon di punti e goal, si sta anticipando, vispo come non mai, tra le piacevoli sorprese della massima serie del prossimo campionato. Altro che serie cadetta.
Rifondato nel 2005, dal 2006 il club giallorosso è sotto la guida degli imprenditori ercolanesi Ciro e Oreste Vigorito, attivi nel settore dell’energia (Oreste viene attualmente considerato addirittura il padre dell’energia eolica italiana) che lo gestiscono in modo manageriale e preciso. Un lavoro importante da parte di Oreste e del compianto fratello (scomparso prematuramente nel 2010, a lui è attualmente intitolato lo Stadio Santa Colomba) che culmina, nel giugno 2017, in una vittoria sul Carpi nel ritorno della finale playoff che porta i sanniti per la prima volta in serie A. Ma è il secondo anno di fila che la città festeggia: l’anno precedente avevano avuto luogo i festeggiamenti per l’approdo nella serie cadetta, anche quella, raggiunta per la prima volta. Un trionfo. Un salto doppio in due anni. Dalla neopromozione in B la Strega giallorossa salta dritta in A.
Sono passati due anni. Il finale della prima stagione in A è ormai noto, complice sicuramente l’inesperienza del gruppo. Ma il Benevento, fiero e mai domo, ci riprova. E questa volta lo fa in modo prepotente, esagerato, con un impressionante il ritmo da panzer. Anche perché, dopo aver frantumato il record del salto doppio, ce n’è subito un altro: a fine dicembre travolgendo pure l’Ascoli i Sanniti sono è arrivati a 46 punti stabilendo il nuovo record del campionato di serie B dopo sole 19 giornate, superando il primato del Sassuolo nella stagione 2012/13 e della Juventus nel 2006/07 che di punti ne avevano fatti 45. Settima vittoria consecutiva, dunque, con un tecnico, Filippo Inzaghi, in brodo di giuggiole: “Avevo mostrato ai ragazzi tutti i record che potevamo raggiungere oggi. Battere la Juventus e il Sassuolo di Di Francesco o i 9 gol subiti dal Bologna è stato bello. Sono numeri che fra vent’anni potranno essere ricordati. I ragazzi stanno dimostrando ciò che sapevo già: sono forti, è aumentata la loro consapevolezza. I complimenti vanno al modo in cui hanno lavorato e come stanno seguendo me e il mio staff. Per la prima volta mi dispiace di andare in vacanza perché mi stavo divertendo molto”.
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