La Figc ha diffuso l’atteso comunicato dopo la conclusione del Consiglio Federale chiamato a decidere sulle possibilità di continuare o sospendere il campionato in corso. Con la decisione già maturata in seno al Coni appena ieri pomeriggio, nulla si è discusso circa lo stop delle attività fino al 3 aprile, ma il tema centrale è stato quello di proporre più soluzioni alla conclusione del campionato 19/20. Il primo “se” e quindi la prima ipotesi, riguarda il dopo 3 aprile: si potrà riprendere a giocare? Qualora il governo decidesse per un limitato cessato allarme e si riprendesse a giocare, si potrebbe pensare al recupero delle giornate sfruttando la disponibilità sino al 31 maggio.
Nel comunicato infatti si legge: “Se il campionato dovesse riprendere dopo il 3 aprile, potrebbe esserci il semplice scivolamento delle giornate sfruttando tutte le date a disposizione fino al 31 maggio. In caso di stop definitivo, invece: non assegnazione del titolo di Campione d’Italia e conseguente comunicazione alla Uefa delle società qualificate alle coppe europee; riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione; play off per il titolo di Campione d’Italia con i play out per le retrocessioni in Serie B.”
Ipotesi che dipendono comunque dall’emergenza Covid-19 e che saranno discusse nella prossima riunione del Consiglio Federale fissata il 23 marzo.
Intanto tutto tace per Euro 2020 con l’UEFA che continua a dire “Pensiamo che si giocherà a giugno, allo stato non esistono altre ipotesi”. Ma la storia recentissima insegna che cosa significhi “ad horas” mutando situazioni in tale velocità da sovrapporsi tra di loro.