
La Juventus prova a rilanciarsi con la vittoria sullo Spezia ma le acque sono ancora torbide
“Pirlolandia” per ora ha dimostrato solo a tratti quali sono le sue carte vincenti ed è mancata di continuità, anche se, va detto, il giovanissimo allenatore juventino si è trovato tra le mani una squadra meno forte di altre stagioni e una concorrenza che di anno in anno si è fatta più insistente. Anche la sorte non lo ha aiutato. Gli infortunati, ultimamente, sono tantissimi e questo sembra essere uno degli elementi chiave della stagione. Proprio nel riscaldamento con lo Spezia, – ultimissima- si è infortunato Mathias De Ligt. Un altro giocatore fondamentale ai box è Arthur, la cui assenza a centrocampo è un vuoto incolmabile per il gioco di Pirlo. In parte il peso dell’assenza del brasiliano è dovuto al talento cristallino dell’ex Barcellona, in parte ad un mercato non all’altezza della Juve in quella zona di campo (Rabiot a quasi due anni a Torino non ha ancora trovato la sua posizione in campo) ed in parte alla involuzione preoccupante di Bentancur, che, ormai è assodato, non è Pjanic e non può rimpiazzare il bosniaco davanti alla difesa. Alla lista indisponibili vanno aggiunti i nomi di Bonucci, Chiellini e Cuadrado. In particolare il loro lavoro di regia, arretrata di Bonucci e laterale di Cuadrado, sarebbero servite come il pane nella sfida contro il Porto per scardinare il 4-4-2 dei portoghesi.
Non solo ombre però. Gli innesti estivi di Mc Kennie, Kulusevski e Chiesa stanno crescendo ed anzi se la Juventus può ancora in qualche modo dirsi in corsa per lo scudetto molto lo deve a loro. Il gol di Chiesa in Champions potrebbe rivelarsi un biglietto di sola andata per i quarti semplicemente insperato, vista la prestazione della Juve all’andata. CR7 gioca sempre una partita a parte, ed indipendentemente dalla condizione dei suoi compagni, deve rendere conto soltanto al suo corpo. Se è in forma i bianconeri partono già dall’1-0. Il problema è ovviamente: cosa accade quando non è in giornata? Pirlo dovrà affrontare la questione dello schieramento offensivo della sua squadra se vorrà portare il gioco ad un livello successivo.
Sebbene non sia l’unico reparto in difficoltà (basti guardare al povero gioco espresso a centro campo in alcune uscite ed alle grandi difficoltà che stanno affrontando quest’anno i bianconeri in difesa) l’attacco è il vero rebus della stagione. Infatti è il reparto più completo sulla carta, ma che paradossalmente sta facendo grande fatica nel portare a casa i risultati. Per adesso gli esperimenti di Pirlo hanno dato risposte non all’altezza della potenza di fuoco dei suoi terminali offensivi, e tutto ciò senza considerare che anche i gol del centrocampo non sono abbastanza per essere competitivi a grandi livelli.
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