La Juventus si prepara a scendere in campo; la Figc annuncia che la gara sarà rinviata

“La partita sarà rinviata.  Si va verso questa strada: la circolare del 2 ottobre della Lega Calcio parla chiaro. Il provvedimento dell’Asl è legittimo, la norma è chiara”. Così Pietro Lo Monaco, consigliere federale della FIGC prova a far chiarezza su una questione in cui due poteri sono venuti a conflitto. Senza giri di parole, Lo Monaco dirime la questione cavalcata dalla squadra bianconera verso un vantaggio illegittimo. Il bene supremo della salute non può essere calpestato: semplicemente, come una legge non può prevalere su un articolo della Costituzione, una norma del Consiglio di Lega non può prevalere su un principio di tutela degli italiani.

Al di là delle leggi, esiste poi la legge morale che non è codificata in articoli e che proprio la Juventus ha violato, potendo farlo. Prima della decisione della Lega, la società bianconera ha comunicato che alle 20,45 di domenica 4 ottobre, la Prima Squadra sarebbe scesa in campo. Poteva farlo. Lo ha fatto. Potente, invincibile armata non teme giudizi morali avendo acquisito in toto il principio dell’utile. Tuttavia, alla società onnipotente è mancato l’utile dell’intelligenza in un momento in cui tutte le squadre temono l’untore. Per un’intera giornata la società ha lasciato trapelare spifferi di timori: ha lasciato che scienziati si pronunciassero contro la fattibilità della partita per motivi di prudenza, poi ha cavalcato il momento.

Piuttosto, avesse annunciato: non scenderemo in campo, avrebbe costretto la Lega ad una decisione singolare, ovvero sancire il 3-0 a tavolino per entrambe le squadre.

Ora le conseguenze saranno pesantissime perché già dalla prossima partita dopo la sosta si dovrà verificare se il Genoa, che continua a individuare soggetti positivi al Covid, potrà presentarsi in campo; se tutti i giocatori in giro per l’Europa torneranno “negativi” perché un sol positivo……