
La NBA si sta muovendo: idea di tornare a giocare in estate
Il Commissioner della NBA, Adam Silver, si è espresso: entro un mese settimane arriverà la decisione sulla ripresa della stagione. Dopo mesi di incertezze, la NBA ha una data certa per la decisione. L’intenzione è quella di riprende, non solo per motivi economici, ma perché è la volontà di tutte le parti in causa. Silver ha spiegato ai proprietari delle franchigie che c’è anche l’intenzione dei giocatori per ripartire.
Infatti, sarà fondamentale la spinta dei giocatori alla ripresa. Il dialogo tra la Lega e l’associazione dei giocatori, i quali sull’assegno di maggio hanno accettato una riduzione del 25%. A sostenere la linea della ripresa ci sono le superstar della NBA. Chris Paul ,che è presidente del sindacato giocatori, ha parlato in una videochiamata con gli altri grandi campioni della Lega, tra cui LeBron James. Insieme stanno creando un fronte comune, compatto, per spingere per la ripresa del gioco. Il loro lavoro sarà fondamentale per convincere gli altri giocatori ad accettaredi riprendere a giocare in una situazione in cui il rischio di contagio è dietro l’angolo.
Nulla è ancora deciso. Negli scorsi giorni si sono susseguite le ipotesi più suggestive pur di ripartire, Las Vegas e Disney World su tutte. La volontà è quella di creare un ambiente isolato, una bolla, che metta in sicurezza i giocatori e gli addetti ai lavori. Ancora non si sa cosa si recupererà: mancano ancora tante partite di regular season oltre ai playoff. Il sogno sarebbe quello di recuperare tutto e di giocare i playoff in maniera classica, ovvero al meglio delle 7 partite. Ad oggi risulta difficile questo scenario, ma il Commissioner sta lavorando in questa direzione.
Bisogna ricordare che, in caso di ripartenza, i giocatori necessitano di qualche settimana per rimettersi in forma. Finora, 7 squadre su 30 hanno riaperto i propri centri di allenamento. Le altre, sperano di farlo tra questa e la prossima settimana, sempre con il limite di quattro giocatori per volta sul campo. Insomma, le limitazioni per ora restano, vista anche la situazione contagi negli Stati Uniti. I tifosi scalpitano, la voglia di rivedere i propri idoli, seppur in televisione, calcare il parquet cresce. La NBA si prepara ad una calda estate, Coronavirus permettendo.
Giovanni Frezzetti
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