
La Riforma dello Sport
Duro intervento del ministro Spadafora sul documento di critica alla legge dello sport da parte del Presidente Fin Paolo Barelli; il ministro lo considera un grave atto di sfiducia di fatto al presidente del CONI Malagò.
Il ministro fa espresso riferimento ad una certa dirigenza sportiva che definisce “ultima casta dei baroni”.
In particolare il ministro,riferendosi a BARELLI, invita lo stesso, prima che entri in vigore la riforma, ad operare una scelta tra le due cariche:o presidente di FEDERAZIONE o deputato di FORZA ITALIA: solo in questo modo potrà difendere l’autonomia dello SPORT dalla politica.
Il testo unico della riforma dello sport sta infatti facendo emergere tutte le contraddizioni, ed era ora, di quella che è davvero l’ultima casta di baroni, che si sente intoccabile e sta cercando di resistere con le unghie e con i denti ad ogni ipotesi di riforma.
Aggiunge il ministro che la riforma è soprattutto a tutela degli sportivi al fine di valorizzare lo sport di base, di sostenere ASD e SSD ,di dare centralità di ruolo agli enti di promozione sportiva di tutelare i lavoratori sportivi di promuovere il professionismo femminile.
In buona sostanza sviluppare il concetto di autonomia dello sport dalla politica: in poche parole incompatibilità tra i vertici del mondo sportivo e le cariche politiche,numero massimo di mandati per i presidenti di Federazione e del CONI; è appena il caso di ricordare che il Presidente della FIN ,in carica dal 2000 si è fatto appena rieleggere, da candidato unico, per prevenire gli effetti della riforma.
Sarebbe opportuno che il Presidente Barelli ,quanto meno per coerenza, scegliesse una delle due cariche:presidente della FIN o deputato di Forza Italia.
Oggi è in essere un colossale conflitto di interessi: Barelli gestisce la Federazione ed i suoi eventi grazie ai soldi erogati dal GOVERNO che deve ,attraverso le sue strutture, vigilare sul buon utilizzo e nel frattempo lo stesso potrebbe , come deputato,in aula o in Commissione incidere o contrastare l’attività di governo.
Giovedi ci sarà Giunta e Consiglio Nazionale del CONI ma la sensazione è che il CONI sia dalla parte delle Federazioni nel tentativo di ostacolare la riforma.
Ancora una volta l’avvocato Russo colpisce nel segno, sono d’accordo con lei! Spero che questo articolo faccia pensare e risolvere.
Grazie