Mou cambia a inizio ripresa togliendo Cristante e inserendo Mkhitaryan, mentre Spalletti deve fare i conti con l’infortunio di Lobotka (al suo posto Zielinski). L’inerzia della gara non cambia, con il Napoli che continua a far la partita e la Roma che prova a sfruttare qualche spazio in ripartenza. Un’ottima occasione capita sulla testa di Abraham attorno al quarto d’ora, ma l’inglese schiaccia male e permette un facile intervento a Meret. Passano pochi minuti ed è ancora una zuccata, questa volta di Mancini, a spaventare il “Maradona”, col pallone che però si spegne sul fondo. Gli uomini di Spalletti rispondono con un paio di conclusioni da fuori di Zielinski ed Elmas, ma col passare dei minuti sembrano cominciare a preoccuparsi più di difendere il vantaggio che di costruire le premesse per chiuderla. Il baricentro di squadra si abbassa, gli avversari cominciano a trovare con più continuità l’affondo e al 91′ arriva la beffa: sul cross di Karsdorp c’è il velo prima di Afena-Gyan, poi di Abraham e dall’altra parte sbuca El Shaarawy che col destro batte Meret sul primo palo.